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Lo zafferano si ricava da una piccola pianta erbacea, nome scientifico Crocus sativus, appartenente alla famiglia delle Iridacee che, alta da 15 a 40 cm, si sviluppa a partire da un bulbo. Il fiore è formato da 6 petali di colore violetto, 3 antere gialle e 3 lunghi stimmi rosso intenso che, una volta essiccati, costituiscono lo zafferano.
Ricco di minerali e vitamine (A, B1, B2, B3, B6, C), contiene oltre 150 composti volatili e risulta uno degli alimenti più ricchi di di sostanze carotenoidi come il licopene, α- e β-carotene e la zeaxantina. Anche se le sue caratteristiche proprietà organolettiche (colore rosso, aroma intenso e gusto deciso), lo rendono famoso come spezia, lo zafferano presenta numerose altre proprietà, le più conosciute sono quelle antiossidanti, antidepressive e afrodisiache.
Fin dai tempi più antichi fu utilizzato per la cura di numerosi disturbi quali asma e depressione, oltre che come espettorante, afrodisiaco e abortivo (5-10 gr). Recenti ricerche cliniche ne hanno confermato numerosi effetti benefici e terapeutici. È uno dei più potenti antiossidanti (contro l’invecchiamento cellulare), ed è utile ad esempio contro malattie neurodegenerative retiniche. È tossico in dosi massicce, letale sopra i 20 grammi.