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Presidio sotto la Città Metropolitana, mercoledì 23 Giugno, ore 9.00

Il partito dell’“incuria” riprova a vendere Mondeggi

Era il primo marzo 2019 quando l’ennesimo tentativo di vendita della tenuta di Mondeggi naufragò miseramente. Nonostante il prezzo di base d’asta ridotto al minimo e la spasmodica ricerca di facoltosi acquirenti interessati, all’apertura ufficiale delle buste l’unica proposta presentata, puramente simbolica, fu quella del comitato Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza Padroni.
In quella specifica occasione, così come molte altre volte precedentemente, venne presentata la sola proposta credibile e costruttiva in merito alla gestione del territorio di Mondeggi: il riconoscimento formale da parte dell’ente pubblico del Bene Comune e l’affidamento della tenuta attraverso gli “Usi civici e collettivi” alla comunità diffusa che da anni si opponeva alla vendita.

Oggi, a più di due anni di distanza, il copione sembra destinato a ripetersi: la Commissione al Patrimonio della Città Metropolitana di Firenze inoltrerà in Consiglio, Mercoledì 23 Giugno 2021, l’ennesima proposta di bando, che metterà all’asta la totalità della tenuta di Mondeggi, eccetto una porzione comprendente una casa colonica e un annesso agricolo, da affidare ad un soggetto giuridico terzo. Se la proposta venisse approvata, la fattoria sarebbe di nuovo a rischio alienazione e il percorso Mondeggi Bene Comune vedrebbe in pericolo la propria esistenza. Non sono bastati, evidentemente, i sette anni di presidio permanente, attraversato da migliaia di persone, che hanno strappato la fattoria all’abbandono; non è bastata neanche l’interlocuzione, finalmente avviata da un paio di mesi, con alcuni rappresentanti della stessa Città Metropolitana, per cercare una soluzione che salvaguardasse il Bene Comune Mondeggi facendolo divenire caso esemplare in materia di diritto.
Prendiamo atto, se mai ce ne fosse stato bisogno, che gli enti istituzionali, al loro interno, sono tutt’altro che coesi e che alcune posizioni pregiudiziali, granitiche e incancrenite, oltre che squisitamente “personali”, come quella del Sindaco di Bagno a Ripoli Casini e della responsabile al patrimonio Tosi, nuociono alla collettività tutta. Così come grava sulla collettività la spesa di oltre novantamila euro per cinque mesi (!) che è stata stanziata per l’attività costante di sorveglianza privata sulla tenuta di Mondeggi, iniziata in questi giorni tra minacce di vario genere; soldi pubblici che vengono dilapidati per coprire le falle di una mancata gestione, come se i problemi legati all’abbandono degli immobili potessero essere risolti da un esercito di vigilantes.
La denuncia da parte nostra di ciò che si sta mettendo a punto in Commissione è un atto dovuto: lo dobbiamo a chi, in questi anni, ha messo tempo, entusiasmo ed energie nel recupero di un pezzo di territorio abbandonato colpevolmente al degrado, e a chi ha aderito, anche solo moralmente, ad una lotta nata dal basso ma dal respiro ormai globale.

Chiediamo pertanto alla Città Metropolitana di Firenze che la proposta di bando venga rigettata in Consiglio, che la vendita come soluzione sia definitivamente e ufficialmente accantonata, e che si persegua, viceversa, quel dialogo ancora embrionale che si stava dando con lo stesso ente. Se così non fosse, prenderemo atto per l’ennesima volta della miopia suicida che regna nelle stanze dei palazzi, dell’incapacità anche solo di pensare soluzioni differenti in un mondo che muta a velocità siderale; e detto ciò, continueremo a seminare, potare, raccogliere, ridere, dissodare, spietrare, ballare e riflettere come facciamo da ormai sette anni.

Difendere Mondeggi dalla privatizzazione, la svendita o l’abbandono è oggi più che mai una priorità di tutte e tutti, vi invitiamo quindi Mercoledì 23 Giugno alle ore 9.00 in Via Cavour sotto il palazzo della Città Metropolitana per spingere l’amministrazione ad ammettere le proprie colpe ed abbandonare una volta per tutte l’ipotesi di vendita ed alienazione.

 

SEMINIAMOLI! Presidio Contadino e scambio semi

Sabato 28 Fabbraio invitiamo tutt* a partecipare al presidio contadino in Piazza Tasso, dove da anni, grazie al supporto del quartiere, si tiene ogni venerdì il mercato contadino.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

Ore 10.00: “Seminiamoli!” Scambio di semi, piantine, marze e lieviti autoprodotti
Ore 14.30: “Ripartiamo dai semi” Breve azione teatrale in piazza
Ore 15.30: “Dalle stelle alle stalle” Come le isituzioni sovvenzionano l’agribusiness a discapito dell’agricoltura contadina; Presentazione del percorso del Coordinamento Contadino Toscano

Senza l’agricoltura contadina e i sistemi agroecologici locali,l’industria del cibo è solo una grande macchina che produce immense quantità di cibo spazzatura sfruttando il lavoro e la terra. Nonostante l’infinità di restrizioni, ostacoli e limiti burocratici imposti sia a livello nazionale che comunitario, i contadini e le contadine e la miriade di piccole produzioni che si oppongono al modello standardizzato e mortifero dell’agroindustria, continuano a resistere e creare comunità nei propri territori. Di fronte alla crisi ecologica, all’emergenza climatica, alle inaccettabili condizioni di sfruttamento sul lavoro nel settore agroalimentare, Qual è l’agricoltura che vogliamo? Un’agricoltura fatta di scambio di saperi, di mutuo aiuto, di cura della terra e della comunità, e non certo che favorisca le grandi aziende e la produzione industriale, come continua a fare l’Unione Europea, approvando piani come la nuova Politica Agricola Comunitaria (PAC).