Il comitato Terra Bene Comune Firenze è nato nel luglio del 2012, dopo che il Governo Monti ha usato il pretesto del debito nazionale per sdoganare mediaticamente la svendita del patrimonio pubblico e avviare la cessione su grande scala dei beni che gli italiani avevano affidato ai loro amministratori.
Prima azione del comitato fu la distribuzione di un migliaio di cartoline da spedire al governatore della Toscana Enrico Rossi dove si chiedeva espressamente un impegno ben preciso a non alienare i terreni di proprietà regionale e pubblica.
Durante una delle assemblee del comitato fu portato all’attenzione il caso della fattoria di Mondeggi, sita nel comune di Bagno a Ripoli. Anni di gestione discutibile, hanno prodotto l’accumulo di un debito di più di un milione di euro da parte della S.R.L. che ha come socio unico la Provincia di Firenze (adesso Città Metropolitana), proprietaria dell’area. La messa in liquidazione della S.R.L. ha provocato l’abbandono e il progressivo degrado dei circa 200 ettari agricoli della fattoria, delle case coloniche e della villa monumentale lì presenti.
Durante l’incontro nazionale di Genuino Clandestino del 1-3 novembre 2013, Terra Bene Comune Firenze ha avviato la campagna “Mondeggi Bene Comune Fattoria Senza Padroni”, con la quale propone il recupero di tutta la fattoria attraverso l’uso dell’agricoltura contadina, rispettosa dell’ambiente, ritenuta l’unico modello perseguibile per dare opportunità di reddito e alloggio dignitosi al maggior numero possibile di persone.
Nel corso di un’assemblea del comitato a Pozzolatico (Impruneta – Firenze), il 10 novembre 2013 nasce il comitato “Verso Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza Padroni” ed una prima idea di progetto di recupero agricolo della tenuta tramite le pratiche dell’agricoltura contadina, biologica, di piccola scala, che contribuisce naturalmente alla salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio ed alla creazione di ricchezza diffusa che resta nel territorio seguendo i canali della filiera corta.
Del comitato fanno parte semplici cittadini che si sono presi a cuore Mondeggi e desiderosi di fermare il suo degrado, agricoltori, artisti, produttori biologici e biodinamici, attivisti dei Gruppi di Acquisto Solidali, studenti, tecnici, professionisti e giovani laureati.
Il primo atto dimostrativo della ricchezza che poteva essere prodotta a Mondeggi è consistito in una serie di giornate (la prima il 17 novembre 2013) di raccolta popolare delle olive nella fattoria di Mondeggi, olive che comunque nessuno avrebbe raccolto. Dalle olive raccolte è stato estratto l’olio che poi è stato ridistribuito gratuitamente alla popolazione.
La Provincia di Firenze ha immediatamente chiamato il Comitato per un chiarimento e un confronto, che è avvenuto il 22 novembre 2013. La richiesta del Comitato è sempre stata chiara: l’avvio di un percorso condiviso con le realtà del territorio per il recupero di tutta l’area della fattoria di Mondeggi.
La Provincia di Firenze si è dimostrata inizialmente possibilista circa questa ipotesi ma poi nel corso degli incontri (13 Gennaio 2014, 20 Gennaio 2014 e 15 Aprile 2014) e delle comunicazioni successive è emersa una sempre più decisa volontà di alienare.
Nel frattempo, il 26 Febbraio 2014 l’allora sindaco Bartolini del Comune di Bagno a Ripoli, ha indetto un Consiglio Comunale aperto al pubblico con la presenza dell’assessore Lepri sul tema Mondeggi: tale seduta ha prodotto un documento nel quale tutto il consiglio comunale all’unanimità si è dichiarato contrario alla vendita e ha deciso la formazione di un tavolo di lavoro composto da Comune di Bagno a Ripoli, Provincia di Fi e cittadini che propongono progetti per Mondeggi, alternativi all’ alienazione. Nell’occasione, l’assessore Lepri si era impegnato a rallentare le procedure di vendita per dare il tempo necessario per trovare un progetto alternativo condiviso.
Intanto le attività del Comitato andavano avanti, con la stesura e l’approvazione della sua Carta dei Principi e degli Intenti (12 gennaio 2014) e con l’organizzazione di una serie incontri sul territorio e di eventi ricreativi nell’area della fattoria, per riportare le persone a vivere Mondeggi e ricostruire un sentimento affettivo fra la fattoria e gli abitanti dei dintorni.
All’inizio della primavera del 2014 il Comitato ha avviato un orto collettivo nella zona di Cuculia, ex centro direttivo dell’azienda. Ciò ha prodotto una presenza almeno settimanale del Comitato nell’area della fattoria, che ha portato con sé un progressivo approfondimento della conoscenza delle condizioni della fattoria. Ciò ha permesso al Comitato di non trovarsi impreparato quando la Provincia ha confermato in via definitiva la scelta dell’alienazione. La scelta del comitato è stata quella di opporsi fisicamente alla vendita.
Il 25 Marzo e il 7 Maggio 2014 abbiamo partecipato assieme all’assessore Lepri, il sindaco, i consiglieri e tecnici del comune, al tavolo di lavoro voluto dal consiglio comunale. Il 7 Maggio 2014 All’ultimo tavolo di lavoro in comune a Bagno a Ripoli , l’assessore Lepri ha annunciato la decisione definitiva per la vendita dell’Azienda Agricola di Mondeggi per poter trovare i soldi a copertura del “decreto governativo dei 80€”.
In conseguenza di ciò, è stato deciso di opporre alle intenzioni della Provincia un presidio contadino permanente, da insediare a seguito di una festa da organizzarsi per la fine di giugno 2014. Il 27-28-29 giugno il Comitato ha organizzato una 3 giorni di rinascita di Mondeggi che ha visto la partecipazione di almeno un migliaio di persone e che ha avuto vasta eco a livello nazionale.
Il presidio ha cominciato immediatamente a dare concretezza alla carta dei principi e degli intenti, arrestando il degrado di casa Cuculia, ampliando le attività agricole e continuando nell’organizzazione di occasioni di socialità.
Per rendere economicamente sostenibile il progetto e per condividere la cura e il ripristino del bene con le persone del territorio, si sono attivati fin dall’inizio progetti agricoli, culturali e sociali:
Orticoltura, con due orti biologici e la progettazione di una serra; Erboristeria e autogestione della salute con l’orto sinergico; Panificazione con la semina di grani antichi, la recinzione dei campi contro i selvatici e la progettazione di un forno; Allevamento ovi-caprino: ripulitura della parte del vecchio pollaio e ripristino di seminativi abbandonati per il pascolo; Olivicoltura: ripulitura e potatura di parti dell’oliveto fatta dai presidianti e abitanti della zona; Apicoltura: istallazione di varie arnie e produzione di miele e altri sotto-prodotti; Arboricoltura, progettazione di un frutteto con adozione di un albero da frutta da parte delle persone del territorio.
Manutenzione, messa in sicurezza dei tetti e ripristino del fienile, raccolta di acque piovane da tutti i tetti di Cuculia.
Facilitazione di reti di cooperazione tra agricoltori biologici e biodinamici; attivazione della scuola contadina libera, gratuita e aperta a tutta la cittadinanza; passeggiate di riconoscimento e conoscenza delle erbe selvatiche; seminari tenuti da professori e studiosi in merito a tematiche agronomiche ed ecologiche; Cineforum; Rappresentazioni teatrali; presentazioni di libri;
Il 14 ottobre 2014 è andata deserta l’asta dell’ultimo tentativo della Provincia di Firenze per la vendita della fattoria di Mondeggi, che adesso passerà sotto l’amministrazione della Città Metropolitana di Firenze. Immediatamente il Comitato ha sollecitato il Comune di Bagno a Ripoli e altre realtà del territorio a un impegno per l’elaborazione di un progetto condiviso per il futuro della fattoria di Mondeggi come bene comune.
2 Novembre 2014: “Seminiamo Resistenza”, giornata popolare di semina collettiva su 4 ha terreno, con una miscela di varietà antiche di grani fornita dalla Rete Semi Rurali, sostenitrice del Progetto Mondeggi Bene Comune. La giornata ha coinvolto moltissime persone del territorio di diversa estrazione: cittadini comuni, gasisti, contadini, studenti di agraria e non solo, accademici
Nel novembre 2014 partono le assemblee nelle case del popolo per promuovere il Progetto Mo.TA (Mondeggi Terreni Autogestiti). Con questa iniziativa veniva richiesto alla popolazione di custodire collettivamente dei piccoli appezzamenti di terreno di Mondeggi, tramite la cura di olivi e/o la formazione di piccoli orti familiari.
A queste assemblee sono state invitate a partecipare i cittadini di Bagno a Ripoli e dei comuni circostanti: la partecipazione è stata fin dall’inizio numerosa e ha coinvolto attorno al progetto circa 300 persone.
Grazie a questa iniziativa si è creata una comunità, inserita nel più grande progetto di Mondeggi Bene Comune che – tramite la gestione assembleare delle decisioni – è riuscita è gestire collettivamente, curare e ridare dignità paesaggistica ad una porzione della tenuta che prima versava nel più completo abbandono.
Da dicembre 2014 ad oggi il Progetto Mondeggi Bene Comune ha portato avanti parallelamente sia la gestione agro-ecologica dei vari appezzamenti, sia la promozione degli aspetti legati alla socialità e alla gestione collettiva del bene comune.