LA ZAD VIVE!
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> Vive in ogni pezzo di terra sottratto al governo del territorio.
> Vive in ogni piccola fattoria dove umani, vegetali e animali hanno una
> voce sola.
> Vive dove non ci sono padroni, cattivi o buoni che siano.
> Vive dove il lavoro non è schiavitù, degli altri o di sé.
> Vive dove la festa è ancora un gioco senza un fine.
> Vive dove si abita un luogo fino ad essere quel luogo.
> Vive dove le macchine sono ancora soltanto uno strumento.
> Vive dove non c’è monocoltura, avvelenamento, sfruttamento, rapina.
> Vive dove la terra non è proprietà o bene ma l’impasto della propria
> carne, madre, sorella, sangue e respiro.
> Vive dove il cibo è la propria anima.
> Vive dove gli alberi non sono un ostacolo ma un rifugio.
> Vive nelle foreste primeve.
> Vive in una tribù superstite dell’Amazzonia.
> Vive sulle montagne che non vogliono farsi bucare.
> Vive in ogni lotta per difendere un ambiente di vita.
> Vive dove si blocca un oleodotto, una strada, un treno, la distruzione
> di una foresta.
> Vive sui sentieri di montagna dove i passi di amici cancellano le
> frontiere.
> Vive in una scritta sul muro comparsa una mattina.
> Vive in una parola vera gridata davanti a uno scudo.
> Vive nel gesto liberatorio della pietra.
> Vive nella visione purificatrice del fuoco.
> Vive in una cella di isolamento.
> Vive in chi sottrae ogni giorno alla megamacchina un po’ di sé.
> Vive nei corpi che sfuggono al biopotere.
> Vive nei nostri morti uccisi dai vostri mercenari.
> Vive in ogni luogo liberato e reso autonomo, che sia un capannone, una
> palude o una fattoria.
> Vive laddove riconosciuta l’apocalisse che scontiamo si costruisce
> ogni giorno una possibile redenzione, un mondo da immaginare.
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> Pertanto, voi, che volete il controllo assoluto di ogni luogo, di ogni
> corpo, di ogni pensiero, di ogni gesto, di ogni parola, voi che volete
> il monopolio radicale del nostro spazio e del nostro tempo sappiate
> che non li avrete mai.
> Ancora una volta ci avete rammentato il fondamento di violenza su cui
> affonda l’ovatta delle vostre democrazie. Forse coi vostri carri, con
> le vostre armi chimiche che usate a pretesto per condurre le vostre
> guerre, riuscirete a sgombrare Notre Dame des Landes ma mille altre
> Zone A Defendre saranno già nate.
> Continuate a vincere battaglie perché i vostri mercenari sono meglio
> equipaggiati ma non vincerete mai la guerra perché ciascuna di noi è
> una Zone A Defendre da sgomberare, e non riuscirete mai a sgomberarci
> tutte dal desiderio di un mondo diverso dal vostro.
> Contro i vostri carri e i vostri gas possiamo poco ma dove non ci
> immaginate noi saremo, dove non ci cercate ci nasconderemo, dove non
> potete sentire cospireremo, dove non potete vedere ricostruiremo.
> Saremo il vostro vero stato di emergenza. Non abbiamo altro da fare.
> Abbiamo tutta la vita per difenderci dai vostri assalti e per
> costruire la nostra Zad.
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> La Zad vivrà perché noi siamo la Zad.
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> Bianca Bonavita dedicato a Notre Dame des Landes e a tutte le ZAD e con un pensiero a Mondeggi