E’ dai tempi della nascita dell’Ente Città Metropolitana che la tenuta di Mondeggi faceva bella mostra di sé nel ponderoso Piano delle Alienazioni dei beni pubblici, in continuità con i passati Piani delle Alienazioni della Provincia sino dagli anni 2009-2010.
Invece, incredibilmente, nel Documento Unico di Programmazione 2019 – 2021 approvato in questi giorni, la tenuta di Mondeggi è stata tolta dall’elenco dei beni alienabili.
Ciò sembra la logica conseguenza del comunicato stampa che la Città Metropolitana fece uscire tempestivamente dopo l’ultimo bando d’asta andato deserto un mese fa che – tra l’altro – così recitava “[…] in questa prospettiva si colloca anche la valorizzazione, con ulteriori opportunità, dell’ex azienda agricola di Mondeggi […] La Metrocittà segue scrupolosamente tutte le procedure previste dalla legge tenendo conto al tempo stesso delle legittime istanze che vengono presentate dai diversi soggetti presenti sul suo territorio, alle quali viene attribuito molto valore”.
Forse la Città Metropolitana ha dovuto prendere ineluttabilmente atto che la politica dell’alienazione dei beni pubblici in generale e di Mondeggi in particolare si è dimostrata una volta di più fallimentare, tanto da rassegnarsi all’idea di dover cambiare rotta?
Forse, viste le prossime elezioni amministrative, ha voluto dare un colpo di spugna a tutti i tentativi sinora falliti di disfarsi di Mondeggi, lasciando al prossimo consiglio metropolitano la possibilità di valutare tutte le possibilità sul destino della tenuta?
Forse – ma forse – si sta facendo lentamente strada nella mente di qualche consigliere l’idea che quel manipolo di pazzi che da cinque anni sta custodendo la tenuta facendo agricoltura e creando una comunità diffusa che ancora in espansione, forse hanno l’idea giusta sul destino di Mondeggi?
Ad oggi poco importano le motivazioni di questo importante cambio di rotta: ciò che adesso conta è che la Comunità di Mondeggi ha raggiunto il primo, grande risultato: ha fatto sì che la Città Metropolitana abbia tolto (perlomeno fino al 2021) dai beni alienabili la tenuta, mantenendola pubblica.
Auspichiamo adesso l’apertura di una nuova stagione, non più caratterizzata dallo scontro di due posizioni conflittuali, ma dal confronto basato su un dialogo costruttivo che porti al raggiungimento del’altro obiettivo che ci siamo posti: il riconoscimento di Mondeggi come Bene Comune.
E a questa stagione arriviamo attrezzati e preparati: ci siamo infatti dotati di un Comitato di Scopo (“Amici di Mondeggi”) appositamente creato per confrontarsi con gli enti pubblici, che tra l’altro aggrega al suo interno numerose associazioni del territorio che operano nel terzo settore.
Il coraggio e la perseveranza finora hanno pagato: continuiamo nella lotta per poter raggiungere il compimento del nostro progetto!