L’esperienza di Mondeggi Bene Comune fattoria senza padroni fa un nuovo e importante passo avanti per la sua storia e per la storia della gestione dei beni comuni grazie alla partecipazione di ulteriori cittadini di Bagno a Ripoli e di Firenze. Questo passo avanti arriva in uno dei momenti più difficili visto che tutta la fattoria è stata messa nuovamente all’asta dalla città metropolitana nel totale silenzio della giunta comunale di Bagno a Ripoli che potrebbe fare tanto per difendere questo bene dalla sua alienazione ma sceglie invece di abbassare la testa.
Circa 80 persone hanno risposto all’appello lanciato dal comitato per salvare e rimettere in produzione 5,3 ha di vigna che a causa del fallimento prima della srl e della fine dei bandi annuali di gestione (fortunatamente per il vigneto) sono rimaste abbandonate dal 2017.
Non c’è bisogno di essere degli agronomi per capire che se un vigneto non viene potato per due anni si rischia di comprometterne definitivamente le sue potenzialità dato che l’anno successivo si dovrà intervenire con seghettti e tagli drastici che oltre a rimandare la produzione di 2-3 anni crea facili vie di accesso a patogeni come il mal dell’esca che sono già abbondatemente presenti e portano alla morte delle piante. Ad ogni partecipante abbiamo proposto di prendere in gestione due filari, uno per autoprodursi insieme il vino e il succo d’uva e uno per sostenere le spese della gestione della vigna stessa e di mondeggi come l’acquisto del nuovo trattore a ruote. Nemmeno in questo caso i proventi di questi prodotti andranno a chi a mondeggi lavora ormai da 5 anni ma a tutta la comunità per gestire l’intera fattoria.
Ogni partecipante è stato formato tramite la scuola contadina.
Nonostante il rischio vendita, nonostante il freddo e il gelo, nonostante la cecità dei nostri amministratori la gente comune risponde e il presidio si allarga ancora una volta. Che dire? Avanti tutta!
A proposito, basta glifosati su queste terre, d’ora in poi solo agroecologia.