SCUOLA CONTADINA

5° Scuola contadina 2023-2024

 

L’esperienza di Mondeggi ha avvicinato tantissime persone suscitando in loro la voglia di avvicinarsi alla terra e intraprendere percorsi agricoli.

Come sta avvenendo in tante comunità in ogni parte del mondo, crediamo che sia ora che il sapere si svincoli dalle dominanti logiche del profitto utilizzando percorsi di formazione e informazione accessibili e autogestiti.

Nella nostra visione è indispensabile oltrepassare il limite, diventato consueto con l’esaltazione della produttività e della competitività, di non condividere il sapere e le tecniche tra i contadini delegando così alle multinazionale ricerca e insegnamento delle nuove tecniche, creando una dipendenza con un solo vincitore.

Ogni due anni Mondeggi ospita la scuola contadina, un’iniziativa che si estende per alcuni mesi e mette a disposizione corsi e lezioni sui saperi contadini e le autoproduzioni. Abbiamo invitato a parlare agronomi, contadini, tecnici, professori e  professionisti scegliendo noi stessi chi invitare e gli argomenti da trattare.

 

Abbiamo incrementato l’offerta formativa con nuovi docenti grazie alla collaborazione con UBI (Unione Buddhista Italiana) che ha sostenuto anche economicamente questo progetto.

Tra i corsi ci sono i laboratori di  falegnameria per grandi e piccoli, laboratorio di ceramica, apicoltura, panificazione a lievitazione naturale, orticoltura organica, olivicoltura e viticoltura biologiche, percorso salute e un corso di femminile in agricoltura.

L’obiettivo della scuola, libera e gratuita, è garantire un accesso popolare ai saperi legati alla terra e all’autodeterminazione alimentare. Mondeggi metterà a disposizione diversi spazi per ospitare gli studenti e i pasti durante i weekend saranno forniti con prodotti della fattoria o del mercato contadino locale a prezzi accessibili. Tutto il ricavato proveniente dalle offerte libere e dai pasti verrà investito all’interno della fattoria.

Vi invitiamo a contattare il responsabile del corso per info e per segnalare la vostra presenza.

Conosciamoci, impariamo insieme e facciamo rete per collaborare ad affermare la sovranità alimentare.

Crediamo fermamente che un altro modello di società e di agricoltura sia possibile e Mondeggi e tutti i contadini di Genuino Clandestino siano già un passo avanti in questa direzione.

Se non diversamente indicato tutti gli incontri si terranno nella sala assemblee in via di Mondeggi n.4 Bagno a Ripoli (Fi)

Mondeggi bene comune con il sostegno di Unione Buddhista Italiana

CALENDARIO IN SINTESI

 Dicembre 2023

16-17 Viticoltura

Gennaio 2024

13-14 Agroecologia + Viticoltura

20-21 Orticoltura

27-28 Femminile in agricoltura

Febbraio 2024

10-11 Laboratorio falegnameria + olivicoltura

24-25 Apicoltura + olivicoltura

Marzo 2024

16 Laboratorio falegnameria

16-17 Laboratorio di ceramica + percorso salute

17 Tecniche risparmio energetico

Aprile 2024

6 Galline felici

6-7 Percorso salute

27-28  orticoltura + panificazione + apicoltura

Maggio 2024

4 Viticoltura

 CORSI:

1° Orticoltura info: alessiocapezzuoli@gmail.com

Corso di orticoltura biologica

Data 28-29/01/2024

Orario 9-13 14-18

Docenti: Agr. Alessio Capezzuoli

Nei due giorni del corso verranno affrontata la coltivazione degli ortaggi sia con una visione hobbista che di orticoltura professionale. Verrà spiegato il ruolo della sostanza organica e le tecniche per incrementarla, con un focus sulla gestione degli scarti dell’orto e le tecniche per valorizzarne il reimpiego nella produzione. Si parlerà di lavorazioni del suolo, rotazioni, consociazioni, scelta varietale, irrigazione e consociazioni. L’ultima parte del corso sarà dedicata al riconoscimento e strategia di difesa delle principali avversità in orticoltura.

Realizza il tuo orto in cassoni

Data 29-30/04/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Agr. Alessio Capezzuoli / Andrea Battiata agr.

Nella prima giornata verranno realizzati con i partecipanti alcuni orti in cassoni che potranno essere riprodotti facilmente a casa. Verrà fatta un’introduzione sulle loro caratteristiche evidenziando i punti di forza di questa tipologia di coltivazione. Si parlerà anche di come mantenere la fertilità negli anni, rotazioni, consociazioni e tanto altro. Durante la prima giornata verrà spiegato e realizzato l’impianto d’irrigazione. La seconda giornata avrà sempre un’impronta teorica-pratica e sarà svolta nell’azienda di Andrea Battiata a Firenze

 2° Viticoltura    info: fra.franchi82@gmail.com

Teoria e pratica potatura invernale. Capitozzatura e potatura invernale

Data 16-17/12/2023

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Francesco Franchi / Martina Martignoni

Nella prima giornata si terrà una lezione teorica sulle diverse tecniche di potatura invernale della vite. Verranno analizzati i vantaggi e gli svantaggi delle varie tecniche. Nel pomeriggio e il giorno successivo ci sposteremo nel campo e inizieremo a capitozzare e a riallevare un vigneto affetto da mal dell’esca.

Fisiologica della vite. Capitozzatura e potatura di riforma da cordone speronato a Guyot

Data 13-14/01/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Francesco Franchi / Martina Martignoni

Nella mattinata si terrà una lezione teorica sulla fisiologia della vite. Verrà fatto un focus sulle differenze fra le varie forme di allevamento della vite, evidenziando l’importanza del guyot per la sanità e qualità dell’uva.

Malattie della vite. Tecniche di monitoraggio e gestione per un vigneto sano e produttivo. Selezione del germoglio e prodotti innovativi.

Data 4/05/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Antonia Salerno / Laura mugnai/ Francesco Franchi

Nella mattinata affronteremo il tema delle principali malattie della vite, evidenziando le tecniche agronomiche più efficaci per contenerle e gestirle. Introdurremo i rudimenti del riconoscimento visivo in campo e spiegheremo le tecniche di monitoraggio.

Saranno inoltre presentate nuove strategie di difesa del vigneto con prodotti innovativi.

3° Olivicoltura info: danieleamorati@yahoo.it

Corso di potatura olivo vaso policonico, degustazione olio

Data 10-11/02/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Daniele Amorati professionista, Tiziana Fabiani olivicoltrice, Andrea Menichetti olivicoltore

Partendo dal campo parleremo di come curare un’oliveta: forma di allevamento e potatura, concimazione, importanza di tempi e modalità di raccolta per ottenere un EVO di qualità superiore. Parleremo quindi anche di frantoi e differenze nella molitura, degustando il prodotto finale e cercando di capire come classificare i differenti oli. Il corso si compone quindi di una prima parte all’aperto e successivamente, in ambiente chiuso, passeremo ad una degustazione alla cieca: come si assaggia un olio, imparare a riconoscere i sapori e le sfumature ma anche i difetti come avvinato, morchia o il più comune riscaldo.

Un primo approccio per conoscere un settore importante, produttore di uno degli alimenti più diffusi nella nostra società, non un mero condimento o base grassa per cucinare ma un vero e proprio medicamento per il corpo e la nostra salute.

Data la grande partecipazione degli scorsi anni il weekend sarà ripetuto a distanza di due settimane. Invitiamo a partecipare solo ad un singolo corso di degustazione per permettere a tutti di farlo in maniera corretta.

Corso di potatura olivo vaso policonico, degustazione olio

Data 24-25/02/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Daniele Amorati professionista, Tiziana Fabiani olivicoltrice, Andrea Menichetti olivicoltore

Partendo dal campo parleremo di come curare un oliveta dalle varie tecniche di potature e dei perché, la concimazione, l’importanza della raccolta e soprattutto i tempi da rispettare per ottenere un evo. Parleremo di frantoi e differenze nella molitura. Parleremo delle varie classificazioni dell’olio, lo degusteremo cercando di capire e mettere a confronto. Quindi faremo una prima parte all’aperto e dopo in ambiente chiuso passeremo ad una degustazione alla cieca: come si assaggia un olio, imparare a riconoscere i sapori e le sfumature ma anche i difetti come avvinato, morchia o il più comune riscaldo.

Un primo approccio per conoscere un settore importante, produttore di uno degli alimenti più diffusi nella nostra società, non un mero condimento o base grassa x cucinare un vero e proprio medicamento per il corpo e la nostra salute.

Data la grande partecipazione degli scorsi anni il weekend sarà ripetuto a distanza di due settimane. Invitiamo a partecipare ad un singolo corso di degustazione per permettere a tutti di farlo in maniera corretta.

4° Apicoltura info: dukep@inventati.org

 Corso base di apicoltura

Data 24-24/02/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Pietro Benciolini – apicoltore professionista

Il seminario si propone di fornire le principali nozioni di base a quanti si approcciano al mondo delle api e dell’apicoltura per la prima volta. Esso si sostanzia di due unità distinte, della durata di 8 ore ciascuna. Nel corso della prima unità saranno affrontati gli argomenti relativi alla fisiologia e all’etologia delle api, con particolare riguardo ai meccanismi che regolano la struttura sociale dell’alveare. La seconda unità sarà invece incentrata sull’apicoltura; utilizzando un’arnia vuota e alcune attrezzature saranno illustrati i principi del lavoro dell’apicoltore e verranno descritte sinteticamente le fasi del ciclo annuale di produzione. In questa seconda unità una sezione sarà anche dedicata ai prodotti dell’alveare.

Visita all’apiario

Data 29/04/2023

Orario 9-13

Docenti: Duccio Palchetti agronomo – Apicoltore professionale

Durante la visita all’apiario di Mondeggi verrà dato modo ai partecipanti, previa adozione dei dispositivi di protezione necessari, di osservare dal vivo la vita dell’alveare, ispezionando le arnie in un periodo dell’anno in cui le famiglie fremono di attività. Sarà possibile osservare il comportamento delle api sui favi, il modo in cui costruiscono le loro strutture di cera e allevano le nuove api nascenti, i prodotti alimentari che immagazzinano (miele e polline) e, con un po’ di fortuna, osservare l’ape regina intenta a deporre le uova. Si raccomandano scarpe chiuse, vestiti di colore chiaro e pantaloni lunghi non troppo sottili.

5° Panificazione info: meinim@yahoo.it

Cereali resilienti, corso di panificazione

Data 29-30/04/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Bettina Bussi, agronoma, Rete Semi Rurali ETS. Riccardo Franciolini, Rete Semi Rurali ETS. Giovanni Cerrano panificatore

Nel corso della prima parte della mattinata impareremo a conoscere la specie Triticum a partire dalla sua origine per arrivare a descrivere l’ultimo secolo di miglioramento genetico dalle varietà locali alle popolazioni evolutive. Se ne avremo la possibilità, una parte di questa sezione introduttiva si potrà svolgere in campo, in modo da osservare la pianta nelle sue diverse parti.

Nella seconda sessione mattutina entreremo nel merito delle problematiche relative a pratiche di coltivazione, conservazione del raccolto e trasformazione. Nello specifico dedicheremo una parte alle accortezze necessarie alla gestione della semente. Nel pomeriggio affronteremo le tematiche legate alle trasformazioni attraverso una sessione di assaggio guidato di pane e pasta.

RSR ETS metterà a disposizione materiale formativo: mostra in 25 Rull-up dedicata ai cereali; schede tecniche; catalogo di spighe e seme delle accessioni della Casa delle sementi. Notiziari di RSR dedicati ai frumenti.

Nella seconda giornata si terrà un laboratorio teorico-pratico di panificazione con uno dei maggiori esperti della zona. Partiremo dalla farina e completeremo tutto il percorso fino a sfornare il pane ed altri prodotti.

 

6° Agroecologia info: alessiocapezzuoli@gmail.com

Corso di agroecologia

Data: 13-14 gennaio

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Lorenzo Ferretti, Margherita Santoni, Francesco Serafini (gruppo di ricerca di Agroecologia Dagri Università degli studi di Firenze), Alessio Capezzuoli agronomo, Pietro Castellani perito agrario, Giorgia Liberati ingegnere ambientale.

Gestione razionale della sostanza organica in Agroecologia,

Durante la mattinata del sabato verrà fatta un’introduzione alla materia dell’agrecologia. Successivamente affronteremo con il gruppo di ricerca i metodi speditivi per la valutazione di fertilità e biodiversità funzionale attraverso l’uso di bio-indicatori (test della vanga, lombrichi, specie spontanee)

Microrganismi

Introduzione alla rete alimentare del suolo, le successioni ecologiche e il rapporto funghi/batteri in correlazione alle diverse tipologie di colture. I microrganismi, classificazione e morfologia, presenti nei suoli e nei compost. Il compost come inoculo biocompleto di microrganismi benefici alla riattivazione del sistema suolo-pianta e del ciclo dei nutrienti, come il carbonio e l’azoto. La biodisponibilità dei nutrienti e la formazione di sostanza organica grazie alla presenza dei microrganismi. Le analisi al microscopio per comprendere la vita del suolo e dei preparati di microrganismi. Parte pratica: analisi partecipata di suoli/compost/preparati microbici portati dai partecipanti.

Progettare l’azienda agro-ecologica del futuro

Viviamo in anni in cui i repentini cambiamenti climatici mettono in difficoltà l’agricoltura sia italiana che mondiale. I prezzi dei concimi e di molti mezzi tecnici sono quasi raddoppiati nel giro di pochi anni. L’eccessiva insolazione estiva e le carenza di acqua sempre più frequenti ci obbligano a ripensare le poche certezze che avevamo in agricoltura fino a pochi anni fa. Come possiamo progettare una nuova azienda o come possiamo modificarla per far fronte alle nuove sfide mantenendo alta la redditività aziendale? Quali sono le tecniche in biologico che ci permettono di limitare gli input aziendali? Durante il seminario verranno illustrate le pratiche più innovative di coltivazione, le tecniche per controllare l’eccessiva insolazione e l’ottimizzazione del risparmio idrico.

Lavorazioni del terreno

Con un esperto agricoltore, specializzato in biologico, visiteremo diversi campi Dalla forma irregolare e dalle diverse pendenze all’interno della fattoria di Mondeggi. Dopo aver studiato le superfici spiegheremo come devono essere affrontate con i trattori o con mezzi alternativi seguendo i principi di mantenimento della fertilità, riduzione dell’erosione, risparmio del carburante. Dopo aver discusso sulle direzioni delle lavorazioni valutandone pregi e difetti parleremo anche dei macchinari e di come eseguire tutte le operazioni nella maggiore sicurezza possibile.

7° percorso salute info: elena.bocelli@gmail.com

Qi Gong in chiave stagionale: la Primavera. Armonizzare il proprio qi (energie) ai mutamenti stagionali che si riflettono in noi.

 Data:16/03/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Elena Bocelli, Matteo Innocenti

Durante la giornata andremo a conoscere i concetti base della Medicina Tradizionale Cinese e della visione Taoista sulla natura e le sue manifestazioni. Nello specifico analizzeremo le diverse peculiarità delle stagioni, osservando i mutamenti ciclici che avvengono nella natura che ci circonda e che regolano anche i diversi lavori agricoli. Questi mutamenti stagionali così evidenti ai nostri occhi si riflettono anche nell’essere umano e nella comunità a cui appartiene, influenzando così la salute di tutte e tutti. Nello specifico ci soffermeremo sulla Primavera, andando poi ad eseguire tecniche di automassaggio cinese e Qi Gong per riarmonizzarci all’energia stagionale.

Medicina Comunitaria- L’importanza di ricollocare l’essere umano in ambienti sociali e comunitari sani per perseguire una via di salute collettiva, individuale ed ambientale

 Data:17/03/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Matteo Innocenti, Elena Bocelli

L’intento della giornata è mostrare la stretta interrelazione tra l’organismo umano e l’ambiente in cui vive (costituito da piante, animali, esseri umani, fattori climatici e stagionali, relazioni, lavoro, momenti ricreativi etc.), osservando insieme l’importanza di questo interscambio vitale. Partiremo descrivendo l’attuale idea di Medicina Comunitaria e il concetto di Salute che ci arriva dall’antica saggezza della Medicina Cinese. Proseguiremo poi con  un analisi critica e politica riguardo ai limiti dell’approccio medico attuale, analizzando anche gli scritti di Ivan Illich, a cui farà seguito un dibattito aperto.

Durante la giornata verranno inseriti anche momenti di pratica collettiva di Qi Gong.

Dalla donna alla comunità: la fisiologia energetica femminile come esempio di cura del singolo e della comunità

 Data:6-7/04/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Susanna Taccola

Seminario teorico-pratico con apprendimento di piccole tecniche di medicina cinese a sostegno di adulti e bambini.

 8° Il femminile in agricoltura

info: sarnosusanna@gmail.com

 Data: 28-29/01/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Susanna Sarno agronomo, Eva Einsereich contadina, progettista

In agricoltura il genere femminile è troppo spesso escluso da tante mansioni agricole. Con queste due giornate vogliamo ridurre le differenze di genere in agricoltura. Durante il primo giorno verrà fatta teoria e pratica sull’uso degli attrezzi manuali. Nella seconda giornata verranno affrontati i mezzi meccanici sia da un punto di vista teorico che pratico.

9° Laboratorio di falegnameria

info: angelo.quintieri93@gmail.com

Introduzione alla lavorazione del legno e intaglio

Data:10/02/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Angelo Quintieri professionista

La giornata inizierà con una parte teorica in cui analizzeremo le principali caratteristiche del legno che ci permetterà di scegliere in modo corretto il materiale da utilizzare per dare forma alle vostre idee future. Successivamente verranno fornite delle indicazioni sulle attrezzature da usare per la lavorazione del legno e loro manutenzione. Nella seconda parte della giornata andremo ad intagliare un tronco per saggiare le conoscenze appena acquisite.

Laboratorio di falegnameria per bambini

Data:11/02/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Angelo Quintieri professionista

Vogliamo dedicare questa giornata ai bambini da 6 anni in su per farli avvicinare all’arte della lavorazione del legno. Verranno messe a disposizione alcune semplici attrezzature con cui prendere confidenza. Costruiremo insieme dei semplici giocattoli da portarsi a casa ascoltando la fantasia dei più piccoli.

 Costruisci i cassoni del tuo orto

Data:16/03/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Angelo Quintieri professionista

L’orto in cassoni ha riscosso molto successo nel campo dell’orticoltura domestica. Spesso il fattore limitante è il costo della loro costruzione. In questa giornata verranno fornite nozioni utili a dimensionare correttamente e costruire insieme un orto a cassoni di varie misure e altezze. Su questi cassoni seguirà la lezione pratica di orticoltura del 29/04/2024.

 10° Laboratorio di ceramica info: vannicarpaccio@gmail.com

Data: 16-17/03/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Viola Marcetti

Il corso è strutturato in quattro appuntamenti, ognuno dei quali vedrà la realizzazione di diversi oggetti generatori di vita e condivisione.  Attraverso tecniche manuali si offriranno gli strumenti e le competenze basiche per poter, in qualsiasi altro momento e luogo, dedicarsi all’arte della ceramica. L’obiettivo del corso è creare una sensibilità ed una curiosità su cosa siano le argille, la loro origine e la loro evoluzione attraverso la migrazione per terra e per fiumi ed infine attraverso la loro cottura. Altro obiettivo è sensibilizzare la collettività al lavoro artigiano ed al concetto di tempo. L’argilla, come potrà vedere chi si addentra in questo mondo, non conosce la fretta, richiede pazienza e attesa, osservazione e cura. Le tecniche costruttive che verranno affrontate nel corso degli appuntamenti sono pizzicato, colombino e lastra.

11° Le galline felici info: sarnosusanna@gmail.com

Data: 6/04/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti:Pietro Venezia, Andrea Minchio

Durante questo corso verranno fornite nozioni utili a progettare correttamente, gestire e curare in maniera naturale un pollaio multi-avicolo familiare o professionale. L’autoproduzione di uova, il pre-trattamento dei materiali da compostare, la riduzione di parassiti nel frutteto, lo smaltimento degli scarti di casa e dell’orto, oltre che i costi e i guadagni economici del sistema, sono gli argomenti principali che tratteremo. Vedremo come utilizzare le diverse zone e settori per migliorare le prestazioni di un pollaio esistente o per progettarne uno nuovo nel vostro organismo permaculturale. Si analizzerà come organizzare internamente il pollaio, come impostare l’aia impagliata e cosa introdurre nel pascolo per garantire la massima efficacia ed ergonomia senza perdere di vista il piacere di lavorare in natura e di contemplare gli animali. Ragioneremo su quali razze e specie (galline, oche, anatre, tacchini, faraone) sono più adatte alle vostre esigenze. Analizzeremo i più sistemi più funzionali anti-predatore (volpi, cani, faina, poiana, ecc.). Verranno affrontate alcune delle principali patologie degli avicoli e la loro prevenzione e cura con metodi naturali. Questo modo di allevare gli avicoli lo chiamiamo GOPP, Gestione Olistica di Pollaio e Pascoli, vale sia per un allevamento familiare sia per un allevamento professionale perché tiene conto della normativa vigente e rispetta la sinergia tra piante, uomo e animale.

12° Tecniche di risparmio energetico

info: Fabio.bussonati@gmail.com

Data: 13/04/2024

Orario 9-13 14.00-18

Docenti: Fabio Bussonati geometra

Introduzione sul funzionamento dei diversi tipi di energia e valutazione di quella più adatta alle nostre esigenze. Nella mattinata parleremo dei diversi materiali isolanti termo/acustici e realizzeremo una copertura con canapa e legno. Nel pomeriggio parleremo di pannelli solari e costruiremo insieme un micro-impianto fotovoltaico come modulo di continuità permanente.

 

 

Docenti in ordine alfabetico

 

Alessio Capezzuoli

Classe 1983, cresciuto in una famiglia di tradizione contadina, si è avvicinato al biologico lavorando prima in Spagna e poi negli Stati Uniti. Dopo la laurea in Agraria, si è occupato della conversione al biologico dell’azienda di famiglia per poi dedicarsi alla professione di agronomo. Dal 2015 partecipa alla gestione di «Mondeggi Bene Comune», un progetto sociale e di agroecologia nato per dare nuova vita a una vasta area agricola abbandonata alle porte di Firenze. Nello stesso anno inizia anche la carriera di docente di orticoltura in un centro di formazione professionale, impegno a cui oggi affianca l’attività di agronomo per conto di numerose aziende agricole biologiche italiane. Dal 2020 dirige il sito orticolturabio.it dedicato alle buone pratiche dell’orticoltura sostenibile. Ha scritto per terra nuova il libro “orticoltura biologica da reddito”

 

Andrea Battiata

Dall’allevamento di vacche da latte al vivaismo ha dedicato la sua vita all’osservazione e lo studio dei meccanismi naturali. Diventato vegetariano flessibile era insoddisfatto degli ortaggi che trovava in commercio. Decide di approfondire lo studio agronomico dei terreni destinati all’agricoltura e definisce il metodo “Orto bioattivo” per la coltura di ortaggi ad alto valore nutrizionale. Da alcuni anni gestisce un’azienda orticola molto interessante con il suo metodo.

 

Andrea Minchio

Agrotecnico laureato, progettista in permacultura e cartografo.

 

Angelo Quintieri

Classe 1993, da sempre appassionato ai lavori manuali. Negli ultimi anni ha sviluppato competenze sulla lavorazione del legno trasformando una passione in lavoro. Realizza macchinari autocostruiti per la lavorazione di diversi materiali. Negli ultimi anni si sta dedicando alla formazione per grandi e piccoli.

 

Antonia Salerno

Laureata in medicina delle piante alla facoltà d’agraria di Firenze. Dal 2019 collabora con la SPEVIS facendo ricerca e monitoraggio all’interno dei vigneti. Potatrice professionale di olivi, da sempre appassionata di agricoltura. Ha lavorato come borsista nel dipartimento di patologia agraria.

 

Bettina Bussi

agronoma, è responsabile delle Case delle sementi di RSR ETS e gestiste i campi sperimentali e di riproduzione.

 

Daniele Amorati

Olivicoltore, dal 2017 potatore professionale. Specializzato in varie forme di allevamento.

 

Duccio Palchetti

Agronomo che ha sempre preferito il campo agli uffici e alle carte, si approccia all’apicoltura al termine del percorso di studi, facendola diventare in breve il proprio lavoro principale. Dal 2017 gestisce individualmente la propria attività che conta circa 150 alveari dediti alla produzione di miele. Dal 2014 fa parte del collettivo che custodisce e presidia la fattoria di Mondeggi, luogo in cui si è potuto sperimentare in una vastissima gamma di attività agricole e contadine.

 

Elena Bocelli

Da sempre appassionata al mondo olistico e alla filosofia e cultura orientale, nel 2007 inizia la sua formazione in massaggio ayurvedico, seguendo poi un corso biennale in cui si specializza in varie tecniche di massaggio.

Dal 2011 iniza la pratica del Tai qi Quan e del Qi Gong, conoscendo cos’ quella che diverrà la sua passione: la Medicina Cinese. Nel 2015 conclude il corso triennale di massaggio Tuina presso la scuola di agopuntura di Firenze; in seguito si diploma come Istruttruce di Qi Gong seguendo la formazione triennale a Treviso.

Eva Einsereich

Contadina impegnata nella rigenerazione dei suoli e della comunità e progettista di permacultura applicata, sperimenta da anni l’Agricoltura Organica e Rigenerativa e si impegna sul territorio per sensibilizzare agricoltori e consumatori. Da 10 anni utilizza gli strumenti della permacultura applicata e dell’Agricoltura Organica e Rigenerativa in un progetto assieme alla sua famiglia nei propri terreni di Impruneta (FI), dove applica, tra le altre cose, l’allevamento di galline con pascolo turnato e pollai mobili.

Fabio Bussonati

Geom. Fabio Bussonati nasce nel 1952 si diploma a Firenze presso l’Istituto tecnico per geometri Galileo Galilei, lavora come cartografo per l’intero arco della vita professionale e dal 2013  si occupa di sperimentare metodologie necessarie alla transizione energetica

Francesco Franchi

Operaio specializzato in viticoltura e tecnico di cantina. Sommelier primo livello. Professionista in tecniche di potatura con particolare riferimento a guyot, archetto toscano e doppio archetto. La sua prima esperienza in viticoltura risale al 2014 quando gestiva il vigneto nella comunità dove abitava in Mugello. Dal 2018, dopo un corso della CIA per viticoltore e tecnico di cantina, ha lavorato per diverse aziende nel territorio toscano. In campo si è formato alla scuola Mazzilli per le tecniche agronomiche di gestione del vigneto.

Francesco Serafini

Laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze. Dal 2020 lavora nel gruppo di Agroecologia, al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze. Si occupa dello studio e sperimentazione di pratiche agroecologiche nella gestione sostenibile dell’agroecosistema, dell’implementazione di sistemi di agricoltura biologica e dello sviluppo di indicatori di fertilità del suolo e biodiversità all’interno degli agroecosistemi. Dal 2020 è anche manager Operativo del MoLTE, il Montepaldi Long Term Experiment, esperimento di lungo termine che dal 1992 confronta sistemi di agricoltura biologica con sistemi di agricoltura convenzionale. Nel 2022 è vincitore di una borsa di dottorato presso la Scuola di Dottorato in Scienze Agrarie e Ambientali presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI) dell’Università di Firenze, grazie alla quale si occuperà dello sviluppo di pratiche agroecologiche di economia circolare nell’utilizzo di compost da residui organici di diversa origine come ammendanti per valutarne l’effetto sulla fertilità del suolo.

 

Giorgia Liberati

Ingegnera ambientale, con competenze tecnico-scientifiche nel settore della gestione delle risorse energetiche e della produzione di fertilizzanti organici da scarti agricoli. Dopo un periodo di ricerca accademica, frequenta la Soil Food Web School di Elaine Ingham, di cui attualmente è microscopista certificata. Oggi lavora con aziende agricole tra il Veneto e l’Emilia-Romagna, portando avanti prove sperimentali di produzione di compost biocompleti, tè ed estratti, analisi microscopiche. È spora di Radici Connesse, un progetto di collaborazione con persone e realtà agricole a lei affini in quanto a visioni, ideali e sensibilità, tra cui Fermenti Sociali e Aurora. Con microscopio e fotocamera sta creando un archivio fotografico dei suoli per incrementare la partecipazione e la comprensione da parte dei contadini e come raccolta dati a supporto dei benefici dell’approccio rigenerativo.

Giovanni Cerrano

Contadino fornaio, dal 2009 coltiva e seleziona cereali sulla base del loro valore nutrizionale e rispetto alla loro adattabilità alle pratiche agro-ecologiche, ricercando poi la forma di macinazione e panificazione ad esse più consona.

Laura Mugnai

docente di patologia agraria (Dagri), Università di Firenze. Laureata in Scienze Forestali presso la Facoltà di Scienze Agrarie dell’Università di Firenze, dal 1983 svolge attività di ricerca in Patologia vegetale in collaborazione con studiosi della Facoltà di Agraria di Firenze e di altre Istituzioni scientifiche, sia italiane che straniere. Dal 1992 presta servizio presso la Facoltà di Agraria di Firenze, attualmente come professore ordinario in Patologia vegetale per i corsi di primo e secondo livello di Patologia della vite e Patologia dei prodotti in post-raccolta, Crop protection in Tropical crops e Malattie fungine delle colture agrarie. In questi anni ha portato avanti o collaborato a ricerche su varie problematiche della patologia vegetale, e in particolare negli ultimi 30 anni si è particolarmente dedicata agli studi sulle malattie della vite e sugli aspetti legati alla difesa sostenibile del vigneto. Gran parte della sua attività di ricerca è stata dedicata alle malattie del legno della vite, assumendo la responsabilità scientifica o collaborando a vari progetti nazionali e internazionali. E’ socio fondatore e, per 12 anni, è stata presidente dell’International Research Council on Grapevine Trunk Diseases ed è chairperson della Subject Matter Committee su “Grapevine trunk diseases” all’interno dell’International Society of Plant Pathology, per la quale ha organizzato numerosi convegni. E’ attivamente impegnata nella gestione delle attività della Mediterranean Phytopathological Union, co-Editor-in-Chief della rivista Internazionale, open-access, Phytopathologia Mediterranea, vice presidente della Società italiana di Patologia vegetale e vicepresidente della International Society of Plant pathology.

Lorenzo Ferretti

Dottore Agronomo, borsista di ricerca UNIFI e agricoltore nell’azienda agricola di famiglia. Specializzato in progettazione agroecologia, fertilità del suolo, lavorazioni e difesa biologica delle colture.

Margherita Santoni

Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi di Firenze nel 2015 con votazione 110/110 e lode. Si abilita in seguito all’esercizio della professione di Dottore Agronomo e Dottore  Forestale. Dal 2015 al 2019 è vincitrice di diverse borse di studio e un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali (DAGRI). Attualmente è iscritta al corso di dottorato in Scienze agrarie e ambientali (DAGRI). Specializzata in gestione agroecologia dei seminativi, biodiversità funzionale e gestione della sostanza organica in sistemi biologici e biodinamici.

Martina Martignoni

Martina Martignoni è agricoltrice e aspirante vignaiola. Dopo un percorso universitario da storica e un PhD alla School of Management di Leicester (UK) ha scelto di vivere in campagna e occuparsi di olivicoltura avviando nel 2015 una propria azienda agricola in Chianti. La passione per questo territorio l’ha spinta a riprendere gli studi, questa volta in Viticoltura ed Enologia a UniFi.

Matteo Innocenti

Laureato in filosofia teoretica, specializzato in discipline olistiche e psicologia transpersonale. Da anni si occupa di critica delle scienze della salute e di comunità emergenti come alternativa all’attuale modello di sviluppo.

Pietro Benciolini

Ho iniziato a interessarmi alle api nel 2013 e a praticare l’apicoltura in modo professionale nel

  1. Attualmente lavoro nell’area del Chianti fiorentino, dove gestisco tre apiari per un totale di

circa 70 alveari. Pratico il nomadismo in maniera molto limitata e in un areale che non supera i 50

km; nella gestione quotidiana dell’alveare e nel contrasto alle patologie e ai parassiti (varroa) lavoro

seguendo i principi dell’apicoltura biologica, anche se non sono certificato.

Pietro Castellani

Come agricoltore gestisco l’azienda di famiglia secondo il metodo biologico dal 1987. Si tratta di una superficie di circa 50 ettari di seminativo e 5 di oliveto specializzato, ad esclusione delle operazioni di raccolta, provvedo personalmente alla coltivazione. Da una quindicina d’anni applico anche tecniche dell’agricoltura biodinamica e sinergica. coltivando farro e “grani antichi”, in passato ho avuto anche  allevamento complementare di equini,ovini, suini e pollame con sistema semibrado e razze locali.

Sono iscritto al Collegio dei periti agrari dal 1986 e presto assistenza tecnica/gestionale esclusivamente alle aziende agricole biologiche o biodinamiche.

Pietro Venezia

Medico Veterinario omeopata e permacoltore.

Riccardo Franciolini

Responsabile amministrativo di RSR ETS, partecipa a nome dell’associazione al Tavolo sementi del MASAF e supporta le attività di disseminazione e di campo.

Tiziana Fabiani e Andrea Menichetti

Siamo Tiziana Fabiani e Andrea Menichetti dell’azienda agricola Forra’pruno situata in Lamporecchio provincia di Pistoia alle pendici del Montalbano: area collinare  resa celebre dai disegni di Leonardo da Vinci che si estende per circa 16.000 ettari tra le province di Firenze, Prato e Pistoia con carattere prettamente olivicolo; da oltre 30 anni curiamo 1600 piante di olivo e ci  prendiamo cura anche di altre olivete. La passione per l’olivo nasce da subito ma purtroppo capiamo anche che è un prodotto difficile da vendere ad un prezzo equo. Pertanto abbiamo puntato sulla qualità e non sulla quantità. Andrea ha iniziato con l’insegnamento di vecchi olivicoltori che hanno trasmesso i loro saperi ma ha continuato collaborando con altre aziende all’avanguardia nel settore e con la Camera di Commercio di Firenze, nella figura di Marco Mugelli e con Marco Mori costruttore di frantoi innovativi nella nostra zona, cercando di percorrere nuove strade e studiare nuove tecnologie per migliorare la qualità. Tiziana Fabiani  ha seguito Andrea in questo percorso occupandosi della commercializzazione delle relazioni con i clienti o cooproduttori.

Abbiamo visto cambiare il clima in questi ultimi anni e nascere nuove problematiche che rendono ancora più difficile l’olivicoltura ma anche consapevoli che c’è molto da imparare per scoprire anzi riscoprire il valore dell’oro verde – olio evo.

 

Susanna Sarno

Contadina, specializzata agricoltura biologica (con corso regionale) e in agricoltura biodinamica ( attestato associazione agricoltura biodinamica). Diplomata all’Accademia italiana di permacultura, contadina dal 1977, vicepresidente ass. Ortinterrazza.

 

Susanna Taccola

Fisioterapista esperta d medicina cinese, insegnante tuina dell’adulto e del bambino e qigong. Socia fondatrice ORISS da molti  anni studia i fenomeni  d tranculturazione e  conduce laboratori di medicina  comunitaria. Insegna da più di trenta anni nella scuola di agopuntura di Firenze

Viola Marcetti

Diplomata in tornitura della ceramica all’Academia de Arte Francisco Alcántara (Madrid 2020). Dopo aver vinto il Premio extraordinario de Arte plástica y Diseño de la Comunidad de Madrid ha proseguito i suoi studi dedicandosi, in particolare, alla decorazione. Ad oggi, come da due anni, insegna e realizza i suoi pezzi nel suo studio: Bottega Pendolare (Firenze).

 

 

Mondeggi raccolta collettiva olive e festa

Sabato 28 ottobre
🌿Ore 09:00 – 16:00
Raccolta collettiva olive
🍽️ Ore 13:00
Pranzo condiviso
(porta quello che vorresti trovare!)
🎺 Ore 14:30
Porta il tuo strumento! Accompagna la raccolta collettiva con la tua musica
🖌️Ore 16:00
Laboratorio di acquerelli vegetali con Marta Scalvi.
Dipingere con foglie, fondi di caffè e bucce.
Dalla rapa rossa, allo spinacio, dal mallo di noce al cavolo, gli immancabili vino e caffè: sono solo alcuni degli ingredienti per estrarre dei colori di origine vegetale, utilizzabili come dei veri e propri acquerelli. Ci ispireremo all’albero di ulivo e alle sue forme per dipingere con questi colori autoprodotti.
Vieni a scoprire come, porta con te un pennello e tanta curiosità!
(Durata: 2 ore)
🧘‍♀️Ore 16.30 – MEDITAZIONE con Letizia di Battista
L’Autunno è la stagione del lasciare andare. Così come gli alberi si liberano delle foglie secche e si raccolgono in una stagione di ascolto e introspezione noi ci ritroveremo per lasciare andare tutto ciò che ci sta appesantendo e limitando.
Attraverso pratiche di respirazione, meditazione e movimento lasceremo andare ciò che ci lega al passato, ostacolando la nostra crescita e la nostra espansione.
Sarà uno spazio libero e sicuro di connessione con noi stessi/e, la nostra essenza, la nostra autenticità e la nostra intuizione. Uno spazio di ascolto di ciò che vive dentro di noi quando la mente è calma e lascia spazio al cuore e al corpo per esprimersi e guidarci.
Sarà una pratica guidata, semplice ma profonda; adatta a tutti/e e che non richiede nessuna esperienza, se non l’apertura e la curiosità di riscoprirsi.
(Durata: circa 75 minuti)
Cose da portare con te:
– tappetino yoga o qualcosa su cui sedersi e un cuscino da meditazione o normale
– bottiglia di acqua
– vestiti caldi e in cui ti senti a tuo agio con cui muoverti liberamente e stare seduto/a in terra comodamente.
🇵🇸 Ore 18:30
“Conversazioni sulla Palestina”
con alcun3 volontar3 di un corpo civile di pace operante in Cisgiordania da più di dieci anni a supporto della resistenza popolare non violenta.
🎸Ore 19:30 – 21:00
Live – MOUMOUS GIPSY TRIO
(Giacomo Mottola Gilardin, Alessandro Medda e Francesco Greppi)
🍽️ Ore 20:30
Cena sociale
🎧 Ore 22:00
Dj set – SHARA
🎧 Ore 23:00
Dj set – XENOBOT
🎧 Ore 00:30
Live dj set – ALEXANDER ROBOTNICK
🎧 Ore 02:30
Dj set – TOMO
*📣 Durante tutta la giornata sarà presente un banco informativo sulla campagna di azionariato popolare del Collettivo di Fabbrica – Lavoratori GKN! #insorgiamo
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Domenica 29 ottobre
🌿Ore 09:00
Raccolta collettiva olive
🍲 Ore 12:00
“Zuppa di protesta”
Preparazione collettiva di una zuppa con ortaggi di recupero. Un pranzo sociale contro lo spreco alimentare!
Il tutto accompagnato da musica con selezione di vinili da “LA SVOLTA SOUND SYSTEM (ska, rocksteady , reggae ‘69)
Il ricavato del pranzo andrà a Disco Soupe Firenze, progetto che nasce nel 2017 grazie all’incontro tra SenzaSpreco (progetto di Le Mele di Newton APS che dal 2014 si occupa di progetti e azioni di lotta allo spreco alimentare) e dis.forme (associazione che promuove eventi sociali, artistici e formativi), prima, e Valdisieve in Transizione (città-area in transizione da Firenze al Mugello), poi.
Da quel momento ha organizzato molti eventi con formule, collaborazioni, fornitori diversi ma sempre ispirandosi al movimento delle disco soupe contro lo spreco alimentare e portandone avanti una propria “ricetta”.
🎥 Ore 16.30
Proiezione di “Un’isola e una notte”, lungometraggio dei Pirates des Lentilleres (2023, durata: 1h40).
Il film è ispirato alla storia e alla vita nell’area Quartier Libre des Lentillères di Digione (Francia), un’area di terre agricole che è stata occupata, autogestita e ricoltivata per 13 anni in opposizione alla costruzione di un complesso residenziale.
Film in presenza di alcun3 Pirates🏴‍☠️!!
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INFO EVENTO:
🙏 Parte del ricavato del bar verrà utilizzato per comprare una botte per la conservazione e maturazione del vino di Mondeggi Bene Comune. Il restante, verrà reinvestito nella creazione di altri eventi culturali e sociali nel territorio.
✅ L’ingresso all’evento e la partecipazione alle iniziative è alla serata è interamente GRATUITA.
📫 Mandaci un messaggio in privato se sei interessat3 a partecipare ai laboratori! O scrivici una email a isidora.project[at]gmail.com

A PROPOSITO DI SGOMBERI E REPRESSIONE UNO SGUARDO SULLA CITTÀ DALLA FATTORIA DI MONDEGGI

Dopo un’estate rovente da svariati punti di vista, ma soprattutto per quanto riguarda gli sgomberi di alcuni importanti spazi autogestiti in città, ci teniamo in quanto partecipanti e custodi di una delle più estese occupazioni dell’area fiorentina a restituire un’analisi di quanto accaduto in questi mesi a Firenze e non solo.
Il 29 Giugno, come ormai già tristemente noto a tutte le persone sensibili alla pratica dell’autogestione, entra in vigore la direttiva Piantedosi. L’efferatissimo ministro degli interni, strumentalizzando il caso di Kata, la bambina peruviana scomparsa dall’hotel Astor, raccomanda alle prefetture di tutta Italia di eseguire sistematicamente ogni azione necessaria allo sgombero delle ormai sempre più rare occupazioni abitative e sociali rimaste ancora attive.
In tale direttiva non vi è solo un caloroso invito ad ogni amministrazione a collaborare con prefettura e questura per portare a termine il rastrellamento degli ultimi baluardi di riappropriazione dal basso dei propri diritti, ma vi è anche una sistematizzazione di tale operazione tramite un censimento trimestrale di ogni spazio ancora occupato e l’immissione del reato di concorso di colpa per le proprietà degli stabili che non collaborano nelle operazioni di sgombero.
Questa direttiva non è che una delle tante politiche apertamente fasciste che questo governo, il più a destra della storia repubblicana, sta portando avanti da quando si è insediato.
Tra le tante ci preme ricordare le politiche transfobiche e omofobe, le politiche razziali congiunte ai rimpatri forzati e alla criminalizzazione delle ONG che si occupano della questione migratoria, fino al sequestro delle loro imbarcazioni che ogni giorno salvano centinaia di vite in mare, la recente drastica riduzione degli ammortizzatori sociali in favore di investimenti bellici, le politiche di repressione verso qualsiasi forma di dissenso e l’utilizzo indiscriminato del reato di terrorismo, la retorica confusa e ambigua rispetto ai cambiamenti climatici dove a seconda dei casi o ci sono sempre stati o sono un tramite per giustificare il cosiddetto green washing e la coltivazione e commercializzazione degli OGM di nuova generazione.
Detto ciò non siamo certo convinte che l’opposizione presente in parlamento sia l’alternativa che rappresenti le nostre lotte, tutt’altro. Sappiamo bene che il PD è in prima linea, è proprio il caso di dirlo, nell’avvallare la guerra in Ucraina e più in generale le politiche guerrafondaie della NATO, coperte come al solito dalla retorica della “difesa della democrazia”. In questo l’amministrazione locale del PD di Firenze è perfettamente allineata, avendo approvato di recente l’insediamento di un nuovo comando NATO nella caserma Predieri di Rovezzano, in piena città, nel vergognoso silenzio generale dei media e delle istituzioni.
Inoltre sappiamo bene che questa amministrazione incentiva la gentrificazione e gli affitti insostenibili perseguendo il modello ormai ventennale di “Firenze città vetrina”, puntando solo sulla costruzione di centri commerciali e student hotel economicamente inaccessibili ai più, e porta avanti politiche di ripristino della “legalità” ad ogni costo chiamando in causa DDA, DIGOS e questura come se nulla fosse, lamentandosi pure della poca militarizzazione del centro città, mostrandosi quindi perfettamente allineata con le politiche dell’attuale governo.
Inquadrata la situazione ci teniamo ad aggiornarvi e argomentarvi la posizione di Mondeggi Bene Comune nei confronti di tutto ciò in virtù dei cambiamenti avvenuti nella nostra comunità diffusa :

nove anni fa abbiamo deciso di occupare parte della tenuta di Mondeggi. Non è stata una scelta di principio, anzi. Abbiamo deciso di occupare in seguito alla richiesta, negataci sia dal comune di Bagno a Ripoli che dalla Città Metropolitana di Firenze, di concessione dei terreni e delle coloniche di Mondeggi, all’epoca abbandonate da più di 5 anni.
L’occupazione è nata per impedire la svendita del bene pubblico ai privati, com’era nelle intenzioni dell’amministrazione fiorentina, e per rispondere all’esigenza da parte di giovani aspiranti contadine ad avere la possibilità di accesso alla terra. La risorsa “terra” era ed è tutt’oggi una risorsa che come tante altre è soggetta alle leggi del mercato e in quanto tale spesso è inaccessibile perché troppo cara, privatizzata, svenduta, inquinata e cementificata, in una parola, mercificata. É da questa riflessione che nasce “la terra non si vende, si coltiva e si difende!” ed è ciò che abbiamo cercato di fare in tutti questi anni.
L’occupazione nasce quindi per puntare i riflettori su tutte queste criticità e falle del sistema. Per anni siamo stati considerati dalle istituzioni abusivi e illegali. Poi “un bel giorno” è arrivata la promessa di una pioggia di soldi per la ristrutturazione della tenuta che sarebbero stati forniti alla città metropolitana di Firenze dall’Unione Europea attraverso l’ingranaggio del PNRR. E così le istituzioni hanno finalmente deciso di riconoscere questa comunità e di sedersi ad un tavolo di trattativa con noi.
Attraverso un processo decisionale lungo e doloroso di cui abbiamo parlato altrove, abbiamo deciso di “stare al gioco”, di sederci a questo tavolo, consapevoli però non solo che le istituzioni con cui trattiamo ci hanno sempre considerati dei banditi e che per mero opportunismo politico adesso ci tendono la mano, ma anche che la macchina capitalista possiede delle logiche perverse e volatili che avrebbero potuto cambiare lo scenario della trattativa da un momento all’altro anche a prescindere dalla volontà dei nostri diretti interlocutori istituzionali.
Per questo ci teniamo a togliere ogni ambiguità. Stare al gioco può comportare organizzare nuovi strumenti con cui non abbiamo dimestichezza, impegnarsi a capire e aggirare le logiche che questo  sistema mette a punto per normalizzare e fagocitare la linfa vitale del cambiamento sociale e politico dal basso, interloquire con posizioni di potere portatrici di interessi contro i quali lottiamo tutti i giorni da anni, con l’unico fine di portare avanti le nostre rivendicazioni: accesso alla terra, terra bene comune, comunità che si autodeterminano e fattorie senza padroni.

Detto questo, interloquire con le istituzioni non può e non deve significare venire a patti con la nostra coscienza, rinunciare ai nostri principi né tanto meno compromettere il lungo e paziente lavoro che ha costruito l’ossatura della nostra comunità.
Ci sembra a questo punto doveroso precisare che il nostro percorso è anticapitalista, pur consapevoli dei dubbi e delle ambiguità che possono sorgere nell’ostinarsi ad usare questo termine. Siamo d’accordo nel dire che viviamo in un sistema capitalista, neoliberista, che riduce tutto a merce, svuotando di valore e di senso ogni cosa; una “macchina” talmente pervasiva che si insinua in ogni aspetto delle nostre vite, plasmandole a sua immagine e somiglianza. Noi ne siamo purtroppo figlie e figli e quotidianamente ne ereditiamo i vizi e i limiti umani e ambientali. Non è affatto facile capire, in questa situazione, quale antagonismo è ancora possibile: ciò che cerchiamo di portare avanti nella nostra comunità è la presa di coscienza e l’autocritica individuale e collettiva nei confronti di questo modello economico-politico passo dopo passo, in un movimento in cui la messa in discussione di questo sistema non può che passare da una messa in discussione delle nostre vite e della nostra quotidianità.
In questo contesto, è per noi importante ribadire che ci opponiamo ad ogni strumentalizzazione della situazione, che vorrebbe dipingere Mondeggi Bene Comune come l’occupazione buona e ‘consentita’, così diversa dalle occupazioni cattive e criminali, non degne di interlocuzione ma solo di brutale repressione.
Quindi ci teniamo a ribadire che siamo nati e tutt’ora siamo un’occupazione, pertanto qualsiasi forma di riappropriazione dal basso di un bene pubblico o privato in disuso è per noi legittima se non spesso necessaria al soddisfacimento dei propri bisogni e al raggiungimento dei propri obiettivi politici, purché questi si riconoscano nei valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo, e rientrino nella pratica dell’autogestione, dell’orizzontalità e dell’inclusività; per noi l’occupazione è un mezzo del tutto legittimo, spesso l’unico a disposizione, per combattere il disagio sociale e sopperire alle mancanze e alle ingiustizie messe in atto dallo stato e dalle istituzioni.

Contro ogni fascismo

Solidarietà a tutte le compagne e i compagni che quotidianamente denunciano, contrastano e arginano il disagio sociale, che si autorganizzano e lottano per i propri diritti, per un mondo giusto e una vita bella.

MONDEGGI BENE COMUNE-FATTORIA SENZA PADRONI

Mondeggi 6 luglio

Il 5 luglio la commissione europea presenterà la sua proposta di regolamentazione/deregolamentazione delle “nuove tecniche genomiche”  (NTG/TEA). Il governo italiano invece, appellandosi all’ emergenza alimentare in seguito alla guerra in Ucraina, e strumentalizzando l’ alluvione in Romagna, nota da anni come area sacrificata alle grandi produzioni agricole intensive, nel decreto siccità ha inserito un emendamento che autorizza la sperimentazione in pieno campo degli OGM 2.0 senza neanche attendere le posizioni ufficiali della commissione, che comunque non sembrano promettenti. Siamo di fronte al copione di sempre: la politica non rappresenta altro che il braccio esecutivo delle lobby e dei colossi dell’agrochimica, ignora il principio di precauzione che dovrebbe preservare la salute della cittadinanza e dell’ambiente, utilizza una retorica falsa e mistificatoria per promuovere i nuovi OGM e ne modifica appositamente l’appellativo e il lessico per dissociarli dagli OGM ormai di vecchia generazione. Di tutte queste controversie e contraddizioni ne parleremo il 6 Giugno h 21.00 a Mondeggi.

Mondeggi 9 compleanno

Avvicinandosi al nono compleanno dell’esperienza di Mondeggi Bene Comune – Fattoria senza padroni, ricorrenza della data in cui fu istituito il presidio contadino permanente contro la vendita, ci teniamo a pubblicare un aggiornamento sulla fase attuale di questo percorso, e sul destino della fattoria in generale.
Dall’ultimo aggiornamento di febbraio ad oggi molte cose sono accadute, sia al nostro interno che al di fuori della comunità, molte hanno iniziato a trasformarsi man mano che le scadenze del calendario imposto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono diventate sempre più imminenti.
La Città Metropolitana ha continuato il suo percorso di progettazione, di apertura dei bandi, di assegnazione degli appalti senza avere molto tempo per altro.
I confronti che abbiamo avuto più o meno periodicamente con i loro tecnici sono stati improntati essenzialmente sulla trasmissione di informazioni e sulla discussione di aspetti tecnici e logistici che avrebbero potuto costituire un ostacolo al regolare rispetto del cronoprogramma imposto dall’Europa. L’approccio nei nostri confronti è connotato da una collaborazione funzionale allo sviluppo della progettazione.
Noi – dal canto nostro – andiamo avanti per la nostra strada consapevoli di due certezze politicamente rilevanti: siamo riusciti a non far vendere la tenuta di Mondeggi all’investitore privato di turno e abbiamo inciso positivamente sul progetto, sia a livello di linee guida generali che a livello di progettazione esecutiva.
Inoltre, nel corso di questi incontri, fin da subito abbiamo messo in chiaro con fermezza che il presidio sul territorio deve essere mantenuto anche nel corso del triennio di svolgimento dei cantieri.
Il bene comune non può interrompersi, così come la fattoria e la gestione agroecologica dal basso dei terreni: il futuro di Mondeggi Bene Comune è strettamente dipendente dal presente e per nessun motivo ce ne andremo dal territorio che abitiamo da 9 anni!
A Mondeggi è stato piantato un seme, ora le sue radici sono forti e ben ancorate: in questi anni Mondeggi è stata un vivaio di legami e relazioni con il territorio e le persone che lo vivono, e così vogliamo che continui a essere. Inclusività, accessibilità e trasversalità sono concetti che tradotti in pratica descrivono e mettono in atto il bene comune. Per questo vogliamo restare qui nel periodo dei cantieri, qui vogliamo restare nei prossimi decenni, continuando a vivere e a far vivere questo territorio nell’autogestione.
In questi anni di presidio abbiamo sviluppato un profondo affetto nei confronti di questi luoghi: affetto che è stato il motore della progettazione della Modeggi 2026: la visione è quella di affiancarsi a realtà sorelle che si sono riconosciute nei nostri principi ispiratori per immaginare e sviluppare insieme modelli di autogestione collettiva e trasversale di terreni e case pubbliche abbandonate. Trasformarsi nella forma ma non nella sostanza è l’obiettivo che abbiamo davanti, e verrà raggiunto solo quando la comunità diffusa di Mondeggi potrà legittimamente e senza precarietà prendersi cura dal basso di questo territorio e delle relazioni ad esso connesse. La fine della vertenza relativa alla potenziale alienazione del bene non si traduce nella rinuncia al conflitto, bensì trasferisce quella stessa determinazione ed energia nella costruzione di un’alternativa praticabile: fare di Mondeggi un esperimento senza precedenti di sperimentazione sociale, riparazione ecologica e integrazione territoriale.
In questo modo sarà possibile completare la costruzione di un vero bene comune a servizio della comunità territoriale allargata, che potrà vedere in Mondeggi una risorsa molteplice di cui poter beneficiare, e al cui governo partecipare. E proprio questo – il riconoscimento politico dal basso – costituisce il premio per quel seme piantato ormai quasi dieci anni fa, che ha portato relazioni, cura, amore, gioia e dedizione per questo luogo per troppi anni abbandonato.
Per arrivare a ciò le nostre richieste a Città Metropolitana sono quindi state chiare fin da subito: garantire la nostra presenza agricola, abitativa e sociale sul territorio durante la fase dei cantieri, chiedere il comodato ad uso gratuito delle terre che già autogestiamo per questi tre anni, inserire nella progettualità di Mondeggi spazi di trasformazione e annessi agricoli oltre che sociali e garantire la nostra presenza nel percorso di coprogettazione. Sembra che il messaggio sia stato recepito: stiamo collaborando alla redazione di un comodato d’uso delle terre che verrà valutato entro luglio; inoltre siamo riusciti ad incidere sulla calendarizzazione dei lavori ottenendo una rotazione dei cantieri tale da poter garantire la presenza del presidio per almeno un altro anno in una delle case al momento occupate (Cuculia e annessi). In prospettiva, l’idea è quella di ruotare nelle case via via che verranno ristrutturate: nel frattempo, i tecnici metropolitani si sono impegnati a trovare/realizzare volumi temporanei finalizzati allo stoccaggio delle attrezzature agricole.
Questo è l’aggiornamento su quanto bolle in pentola… Noi faremo del nostro meglio perché il pasto sia abbondante e la tavolata numerosa! Buon compleanno Mondeggi!

Comunicato Mondeggi Bene Comune 26/02/2023

“A tutte le persone che seguono il progetto di Mondeggi Bene Comune Fattoria senza padroni.

Come assemblea generale del progetto, crediamo sia doveroso, in questo momento di grandi cambiamenti dentro Mondeggi, prendersi lo spazio e il tempo necessari per dare un quadro complessivo e il più trasparente possibile di ciò che è accaduto e sta accadendo all’interno della nostra comunità da quasi due anni a questa parte. Proviamo dunque a fare un resoconto verosimile dei fatti avvenuti, delle decisioni prese e delle dinamiche messe in atto in questo periodo, per provare ad esplicitare le autocritiche e gli interrogativi che ci rimangono.

Ci scuserete la lunghezza ma sintetizzare una situazione a noi molto cara e così complessa ci risulta difficile.

Iniziamo dunque con una breve cronologia dei fatti.

Nel luglio 2021 il sindaco metropolitano Nardella, dichiarò in conferenza stampa di non voler più alienare la tenuta di Mondeggi, non per chissà quale atto di lungimiranza politica o riconoscimento dei principi di una comunità che da anni si autogoverna, gestisce e cura la tenuta, ma solo per la possibilità di aggiudicarsi una quota di soldi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Difatti non molto tempo dopo, la notizia che un’ingente somma di denaro fosse destinata alla ristrutturazione di tutti gli immobili presenti nella tenuta di Mondeggi fu su tutti i giornali. A fronte della soddisfazione dovuta all’aver indirettamente mandato a monte l’alienazione della tenuta, la possibilità di vedere Mondeggi “rimessa a lucido” in maniera così improvvisa era un’opzione che non avevamo mai inserito nei nostri possibili scenari futuri.

Questo improvviso cambiamento di prospettiva fece crollare il muro di incomunicabilità che ha contraddistinto il nostro rapporto con le istituzioni: dopo essere stati bollati come “nemici” per otto anni, siamo stati cercati per un confronto. Da un giorno all’altro, ci siamo ritrovati a fare i conti con tecnici e accademici incaricati di elaborare un progetto di fattibilità, così che Città Metropolitana (CM) potesse accedere ai finanziamenti, cosa effettivamente avvenuta.

Dopo un periodo di stallo comunicativo, durante il quale sono stati pubblicati e appaltati i bandi per la ristrutturazione degli immobili e si sono definiti più precisamente i progetti pratici di ristrutturazione, siamo tornati a far valere le posizioni della nostra comunità chiamando un presidio sotto Palazzo Vecchio e ottenendo un incontro con alcune delle figure responsabili del progetto.

Da quel momento, parallelamente alle nostre assemblee, si sono tenuti altri incontri nei quali è emersa un’apertura nei nostri confronti, che si è tradotta nel recepimento delle nostre idee riguardanti l’aspetto agricolo e quello sociale del progetto futuro, seppur in mancanza di un riconoscimento esplicito dell’importanza del percorso di Mondeggi Bene Comune in questi anni trascorsi. Ci teniamo a specificare che il dialogo apertosi rimane, da parte nostra, sempre subordinato al rispetto dei nostri principi guida, e pronto a interrompersi nel caso in cui, in futuro, le condizioni poste non siano accettabili.

Siamo così arrivati nel recente passato alla decisione di costituirci in Associazione di Promozione Sociale (APS Mondeggi Bene Comune) per poter avere uno strumento formale che ci consenta di sederci ai tavoli di co-progettazione, per dire la nostra e rivendicare i nostri principi e obiettivi anche in quella sede, forti del supporto di tante persone che in tutti questi anni hanno attraversato e custodito questo luogo. Questa si è dotata di uno statuto che riprende per intero i principi fondativi della nostra comunità già contenuti nei documenti che stanno alla base del nostro vivere collettivo: l’autogestione di Mondeggi come bene comune e la cura del territorio secondo i principi dell’agro-ecologia.

Ovviamente la manovra calata dall’alto di CM, ha posto la nostra comunità di fronte a questioni politiche di grande complessità. Come tanti altri percorsi posti di fronte a situazioni simili sono emersi posizionamenti diversi che ci ritroviamo a riassumere in una banale dicotomia, pur consapevoli che questa semplificazione non rende giustizia alla variegata e multiforme complessità delle posizioni reali esistenti.

Da un lato c’è la mancanza di fiducia nelle istituzioni (che ci hanno per anni messo alla gogna in base a una certa idea di legalità) e una critica radicale ai finanziamenti del PNRR. In diversi casi riconosciamo quest’ultimi come portatori di una retorica che assorbe e neutralizza concetti e valori, a noi cari, che hanno preso corpo come alternative e opposizione al sistema capitalista. Un esempio tra i tanti: l’autogestione che diventa “processo partecipato in tavoli di confronto istituzionali”, riportando il processo di auto-organizzazione dal basso e i suoi risultati all’interno di binari istituzionali consolidati, riducendo la sua spinta più radicale e militante.

Dall’altro, il pensiero di non avere forza sufficiente per ribaltare decisioni che si muovono su un livello troppo alto per le nostre possibilità di azione e al tempo stesso il tentativo di direzionare dal basso il più possibile questo processo, per raggiungere gli obiettivi sul territorio da sempre rivendicati: riappropriazione e autogestione agro-ecologica di un bene pubblico abbandonato, accesso alla terra come diritto all’auto-produzione del proprio cibo e come terapia al malessere diffuso indotto da un sistema profondamente malato, e difesa di una ricchezza collettiva dalla privatizzazione.

La nostra comunità prova ad essere eterogenea e orizzontale (con tutti i suoi limiti) e questo ha fatto in modo che da sempre siano coesistite diverse visioni, con molteplici sfumature. Di fronte alla scelta, purtroppo in breve diventata vitale e binaria, di provare a portare avanti una trattativa o opporsi fin da subito a ciò che stava accadendo, queste visioni sono entrate in conflitto. Nel corso di mesi e mesi di assemblee, abbiamo provato a sviscerare le critiche e le contraddizioni, a cercare un accordo e un mutuo riconoscimento delle parti, arrivando anche a dotarci di un aiuto esterno che facilitasse i momenti decisionali.

Purtroppo i limiti della nostra organizzazione assembleare, sommata alla costante pressione esterna di politici, accademici e tecnici della CM, che ha accelerato i tempi naturali della comunità, hanno portato ad una forzatura del processo decisionale, costringendo l’assemblea ad agire nel perenne emergenzialismo, in un’agenda dettata sempre dall’esterno, creando un clima poco funzionale al confronto.

Il risultato di questa situazione è che le varie posizioni, anziché trovare una sintesi, con il passare del tempo si sono allontanate: la parte più critica non si è sentita adeguatamente considerata nelle discussioni interne, vedendo le proprie posizioni riconosciute ma non condivise dalla maggior parte della comunità. Nell’incapacità di procedere per consenso, alcune persone hanno deciso molto dolorosamente di abbandonare il progetto, sentendosi schiacciate dalla complessità di una situazione in cui le stratificate dinamiche del nostro gruppo sono saltate. Poterle vedere, ammettere l’esistenza di ruoli e poteri interni che agiscono in direzioni diverse e contrastanti, è il lascito più doloroso ma forse più importante di questa parte della storia di Mondeggi Bene Comune. Attraversandola abbiamo imparato che le dinamiche di potere e di gruppo in cui ci siamo trovate invischiate non sono solo nostre, ma si riflettono a specchio in ogni gruppo e progetto che abbiamo attraversato e conosciuto, poiché la società capitalista e individualista ce le insegna fin dalla nascita.

La volontà di tutte, al di là del diffuso dispiacere, è che ognuno trovi e percorra in futuro la propria strada intraprendendo percorsi magari non esattamente sovrapponibili, ma in grado di sostenersi a vicenda.

Considerato tutto questo, è chiaro che ciò che sta accadendo segna la fine di una fase e l’apertura di un’altra; passaggio, come già ricordato, tutt’altro che indolore. In riferimento al PNRR, quello di Mondeggi è uno dei progetti più dispendiosi della Toscana, e il suo compimento avrà come effetto quello di reintrodurre le istituzioni all’interno della gestione di questa parte di territorio, obbligando di fatto l’esperienza ad uscire da una fase di “illegalità” e abbandonare un modello di autogestione totalmente slegato da vincoli istituzionali di qualsiasi tipo. Il percorso che abbiamo deciso di intraprendere segna la fine di questo modello per lasciare spazio ad altri ancora da creare e sperimentare. Nonostante l’illegalità per Mondeggi sia stata un mezzo e non un fine, è innegabile che tale condizione abbia permesso un grado di sperimentazione e agibilità altissimo.

Il presidio abitativo, creatosi in opposizione alla svendita della tenuta, e da sempre cuore pulsante del progetto agricolo e sociale, è l’organo di Mondeggi Bene Comune che più risente di questa trasformazione, avendo esaurito il compito per cui è nato. Il presidio in questi anni però non è stato esclusivamente uno strumento per raggiungere l’obiettivo della vertenza, ma anche un luogo di incontri di persone e idee, un perpetuo laboratorio di saperi e ricerca di nuovi immaginari in un cammino di liberazione dal mondo capitalista in cui viviamo. L’auspicio è che continui ad esserlo; la sfida è riuscirci all’interno di uno scenario mutevole e sempre più complesso.

Nonostante le criticità del momento, che per scelta politica non potevamo omettere, ci sono anche tante nuove e rinnovate energie che sostengono con forza Mondeggi Bene Comune, portando avanti il dialogo con Città Metropolitana. La gran parte della comunità che in questi anni ha visto questo luogo rinascere, non vuole perdere il rapporto costruito con il territorio, e pretende un ruolo decisionale in questo processo di cambiamento, intervenendo dal basso per indirizzare in maniera costruttiva il finanziamento e vigilando sulla sua traduzione pratica.

Oltre al confronto interno e quello con la CM, in questi mesi ci siamo adoperati anche per rafforzare e saldare i rapporti con quelle realtà associative del nostro territorio che si riconoscono nei principi fondativi della nostra comunità e che sono installati alla base della gestione della Mondeggi del futuro. Tutte assieme stiamo cercando di sviluppare una progettualità integrata che coniughi agroecologia e cura del sociale in molteplici forme, continuando il percorso che porti al riconoscimento ufficiale della tenuta come bene comune e permetta la continuità del progetto sociale e agricolo, mantenendo la dimensione abitativa dei contadini che lavorano sul territorio.

In questo scenario dominato dall’incertezza si include un ulteriore tassello a complicare la situazione: tutte le possibilità che potrà offrire la fase finale saranno percorribili se la comunità riuscirà a sopravvivere alla fase transitoria dei cantieri, dove verrà a mancare la disponibilità di gran parte degli spazi abitativi, lavorativi e sociali.

È questo il campo di battaglia più urgente su cui dovremo confrontarci, sia internamente che con la CM: è imprescindibile trovare un modo per riuscire a rimanere a presidiare il territorio; rimanere sulla terra e mantenere la sua custodia ed il suo uso è di vitale importanza per l’identità e la continuità – oltre che agricola anche sociale e collettiva – della comunità. A questo scopo, stiamo lavorando ad un progetto di transizione, da valutare insieme alle istituzioni, che vogliamo sostenere con la stessa determinazione che in questi anni ci ha consentito di arrivare fin qui.”

20-21 Gennaio Due giorni Punk/Hip-hop a Mondeggi

Due giorni di musica e festa a Mondeggi

Venerdì 20 Gennaio
Serata Punk, Benefit Anti-repressione spese legali:

Dalle 17.00: Serigrafia live con la neonata DIYSTROPYA (collettivo
militante per un mondo decadente), porta la tua maglia/felpa/toppa da
inchiostrare.
Dalle 19.30: Cena
Dalle 20.00 Concerti a rota con :

MARMITTA: demenzialità giovanile (Firenze)
CAUSA: punkskacore de core (Pisa)
LEGNI VECCHI: musica brutta per gente bella (Carpi)
THE JACKSON POLLOCK: Lo-Fi Garage Power Duo (Bologna)
ALFATEC: HC Punk (Firenze)
KOMAROV MAGNIFICENT BACKFLIP: Garage punk per disgraziati (Bologna)

*faremo di tutto affinché l’ordine delle band non corrisponda alla scaletta
L’evento sarà al coperto con falò esterno. Ampio parcheggio. Se ti sbronzi dormi in macchina.
NO SBIRRI/NO FASCI/NO MACHI.

Sabato 21 gennaio
Seconda edizione di Cime di Rap megagiornata hiphop dedicata alla cultura doppia acca

Dalle 12.00 Writing: artisti locali (e non) ridipingeranno il capannone agricolo
Dalle 18.00 Battle di Freestyle: iscrizioni sul posto e premio in natura. Dimostra quello che sai fare senza insultare la povera mamma del tuo avversario
In contemporanea Serigrafia live con DIYSTROPYA
Cena
Dalle 21.00 scarica di rime con:

Mc Dada
Romanticismo periferico
Digiuno aka Socio & DJ TryCatch (SDP Crew)
Serpe in Seno
Roggy Luciano (Casa degli Specchi)
XVI Religion
e altre
+dj set arabic techno dj kandeesha

Ingresso della serata di sabato ad offerta libera (se riesci da 3 euro in su) per sostenere la cassa antirepressione delle regaz dell’Occupazione di Via del Leone

Attenzione: si è riscontrata nella prima edizione di Cime di Rap diversi casi di slogamenti di collo. Prendete opportune precauzioni. Mondeggi non si riterrà responsabile di eventuali infortuni.

Portate presabbene, noi ci mettiamo il vin brulè.

Presentazione del libro “Dissenso Informato”

Presentazione del libro “Dissenso Informato” con la partecipazione di Stefano Boni, Luca Raffini ed i curatori Elisa Lello e Niccolò Bertuzzi.

Venerdì 25 novembre ore 16.30
al Mercato Contadino di Piazza Tasso, Firenze

Sabato 26 novembre ore 16.30
a Mondeggi Bene Comune, Bagno a Ripoli, Firenze

MaternaMente & Menestrella Femminista in Piazza Tasso

Venerdì 18 Novembre al Mercato Contadino di Piazza Tasso

Incontro con MaternaMente & concerto di Menestrella Femminista

dalle ore 16. A seguire aperitivo contadino.

Il gruppo MaternaMente, rappresenta donne e madri vittime della violenza maschile e patriarcale. Siamo sul territorio nazionale, in stretta collaborazione con diversi gruppi, comitati e associazioni. Quotidianamente sul campo e in relazione con le nostre sorelle devastate dalla violenza infame subita sia in casa che dentro alle istituzioni. Dal 2006 con la Legge 54 e con la Pas (sindrome di alienazione parentale e simili) viene reintrodotto il “pater familias”. E madri e figli vengono costretti a subire una serie infinita di violenze fino al resettaggio e prelievo coatto con isolamento dei bambini in case famiglia. Il tutto nascosto dalla narrazione mainstream e da praticamente tutti i mezzi d’informazione.
La violenza viene declassata a conflitto e cancellata lá dove la cancellazione è essa stessa, sia fuori che dentro alle istituzioni, la prima delle violenze che noi donne subiamo, da secoli.

PER IL 22 OTTOBRE CONVERGENZA CONTADINA E AGROECOLOGICA

Quando andiamo a fare la spesa nei supermercati incontriamo i prodotti della filiera agricola industriale. Una filiera che crea un sistema alimentare globale in mano a poteri finanziari sempre più accentrati, che consuma i suoli e le acque e inquina l’aria, che per nutrire il 30% della popolazione mondiale è responsabile dell’85-90% delle emissioni di gas serra complessivamente imputabili all’agricoltura. Che è responsabile di un crollo drammatico di biodiversità, che crea sfruttamento di lavoratrici e lavoratori e annientamento delle popolazioni indigene. Che produce cibo alterato dalla catena industriale, non salutare o dannoso, che per una percentuale che va dal 30 al 50% viene sprecato nei vari passaggi della filiera. Che produce profitti per le poche imprese transnazionali che controllano gli input quali sementi e pesticidi, la trasformazione industriale e la commercializzazione nella Grande Distribuzione Organizzata e nelle catene del Fast Food.

Questa agricoltura industriale produce evidenti danni ai territori, all’ambiente, alla salute delle persone. E spesso comporta anche un brutale sfruttamento di braccianti agricoli, migranti e comunità più deboli. Braccianti, contadini e altre persone che in nome del rispetto, dell’autodeterminazione, di condizioni di lavoro migliori si sono in questi anni opposti in maniera visibile allo sfruttamento e alle logiche di una politica emergenziale e paternalista. Nonostante le ingiustizie sociali che questo sistema agroindustriale promuove, viene favorito dalle politiche pubbliche locali, nazionali e internazionali. Riceve finanziamenti pubblici diretti, investimenti pubblici per le infrastrutture di cui necessita, viene favorito da leggi e regolamenti che trascurano sistematicamente le piccole aziende contadine e le reti di cui fanno parte.

Esistono poi agricolture fatte da persone che coltivano e vendono i propri prodotti ad altre persone nei mercati contadini o presso le proprie aziende, a gruppi di acquisto solidali o a cooperative di consumatori che gestiscono negozi e locali di prossimità. Esistono agricolture fatte da persone che coltivano orti urbani e terreni per i propri fabbisogni e per quelli della propria famiglia e comunità. Esistono persone che si riuniscono in cooperative per coltivare insieme e rispondere ai propri fabbisogni. Esiste la piccola agricoltura contadina di basso o nessun impatto ambientale, orientata ai valori di benessere, ecologia, giustizia e solidarietà oltre che al giusto reddito per chi la pratica.

Sono agricolture che rispettano la terra, le acque e le risorse, perché fatte da persone che quelle terre le abitano, che salvaguardano la biodiversità animale, agricola e culturale perché fatte da milioni di persone in relazione tra loro e con i propri territori. Sono agricolture che producono cibo sano, fresco, che non ha bisogno di viaggiare per migliaia di chilometri o di essere conservato attraverso metodi che ne alterano profondamente il valore nutritivo. Sono agricolture che minimizzano gli sprechi, che non necessitano di inutili imballaggi destinati a incrementare le montagne di rifiuti che soffocano le terre e gli oceani. Sono agricolture frutto di scelte di milioni di persone che si connettono in comunità fluide e diversificate.

Queste persone, contadine e contadini, coproduttrici e coproduttori, costituiscono le reti alimentari contadine, settore fondamentale e dinamico di quell’agricoltura contadina di piccola scala che, anche secondo la FAO, sfama il 70% della popolazione mondiale.

La crisi climatica sta mettendo a dura prova questa agricoltura contadina. La siccità dei mesi scorsi ci ha fatto percepire le nostre produzioni e i nostri campi come sempre più fragili e in balia di eventi improvvisi e difficili da controllare. A ciò si aggiunge un aumento dei prezzi del gasolio e dei fattori necessari all’attività agricola che erodono sempre più il reddito agricolo e ci espongono, come piccol* produttor*, al debito o ci costringono all’aumento dei prezzi dei nostri prodotti. Un aumento che è anche il risultato di politiche agricole che favoriscono le grandi aziende e costringono i piccoli produttori a scaricare sul prezzo alla vendita i costi di un’attività sempre più instabile, povera e precaria. C’è dunque un problema di sostenibilità economica delle piccole attività agricole inserite in un’economia di mercato diretta da competitività, prezzi a ribasso e finanziarizzazione, ma c’è anche un problema di reddito dei conduttori e conduttrici delle piccole aziende schiacciati dal ricatto di tenere in piedi la propria attività di qualità e di prossimità o di chiuderla.

Essere un contadino e una contadina in Italia significa lavorare nell’abbandono istituzionale e politico a causa di una PAC costruita sulle grandi imprese agricole e con un difficile accesso al credito per gli investimenti, necessari per affrontare la crisi climatica in atto; significa coltivare prodotti di qualità ma non sempre riuscire a percepire un reddito dignitoso. La produzione agricola di piccola scala è tutela e presa in cura del territorio, è conservazione di prodotti e culture locali, è relazione e vendita diretta; ma il riconoscimento del valore del nostro lavoro sembra sempre essere lontano da chi comanda questo Paese.

Il 22 ottobre le persone che fanno vivere, difendono, promuovono queste agricolture contadine saranno a Bologna – nelle strade insieme a chi difende la propria vita dallo sfruttamento: sfruttamento del lavoro e sfruttamento dell’ambiente.

Noi ci saremo anche per chiedere sostegno e riconoscimento del nostro lavoro, per un reddito dignitoso, per una politica agricola nazionale ed europea capace di rispondere alle nostre esigenze, difficoltà e problematiche, per un accesso alla terra di giovani che vogliono prendersi in cura i nostri territori svincolando dall’obbligo d’impresa la produzione del cibo agroecologico localmente distribuito, per un’agricoltura piccola, sostenibile e agroecologica, unica via di salvezza dalle crisi attuali. Perché è ormai chiaro che non può esistere una vera e reale transizione ecologica se non partiamo dall’obbiettivo primario della produzione locale del cibo in maniera agroecologica.

Noi saremo in piazza il 22 ottobre per la convergenza di chi è consapevole che il cambiamento climatico, la distruzione dei territori e dell’agricoltura contadina, lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, la mancanza di reddito e di prospettiva di vita sana e socialità sono tutte causate da un sistema economico-finanziario nel quale “i loro profitti valgono più delle nostre vite”.

Noi ci saremo perché serve un cambio radicale di politiche pubbliche, per difendere e promuovere l’agricoltura contadina, l’economia circolare e di comunità, una profonda trasformazione dell’uso delle risorse energetiche e del sistema produttivo – perché finalmente siano territori e comunità a decidere cosa, come e per chi produrre.

Noi ci saremo perché serve che la relazione tra città e campagna che crea reti territoriali auto-organizzate sia riconosciuta, incrementata e sostenuta dalle politiche pubbliche, e sia rafforzata dalla consapevolezza di chi consuma e di chi produce, al fine di garantire a tutt*, in maniera trasversale, il diritto al cibo salutare e sano, prodotto nel rispetto della terra, dell’umanità e dell’ambiente.

Intanto noi tutte e tutti pratichiamo una convergenza anche delle pratiche quotidiane, verso una reale autodeterminazione alimentare e dei territori come prospettiva in cui si usa il mutualismo conflittuale per difendere il lavoro e allo stesso tempo costruire e difendere processi e meccanismi di partecipazione a partire dalla centralità del cibo che non lasci nessuna e nessuno sola/o e sostenga reciprocamente le alternative sociali che ognuna/o di noi cerca di costruire.

19/10/22
Crc Jerome Laronze
Mondeggi Bene Comune
Genuino Clandestino
Spaccio popolare autogestito Camillo Berneri
Giaz (gruppo informale di acquisto zapatista)
Terraterra

 

XIV CONVIVIO “IVAN ILLICH”

XIV CONVIVIO <<IVAN ILLICH>>

MONDEGGI “BENE COMUNE” – 2/4 DICEMBRE 2022

NEL XX ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE

Una premessa chiarificatrice. Il Convivio non è un seminario dove alcuni “esperti” presentano il pensiero di Ivan Illich ma una condivisione di riflessioni dei partecipanti a partire da questo. In questo caso, tenendo conto della presenza di persone che per la prima volta desiderano introdursi a questa conoscenza, nella mattinata del 3 si darà attenzione a questo aspetto, tramite la lettura e il dibattito su alcuni suoi brevi testi significativi. Del resto anche chi “conosce” il pensiero di Illich sta trovando aspetti nuovi grazie a una rilettura fatta comunitariamente. Oggi si stanno verificando nel mondo eventi che lui aveva anticipato e il modo del loro accadimento getta nuova luce sull’importanza del suo pensiero.

PROGRAMMA

Accoglienza dei partecipanti VENERDÌ 2 a partire dalle ore 17

Ore 19,30 – cena conviviale

Ore 21 – I partecipanti si presentano – Breve storia di questi Convivi e presentazione del Convivio 2022

(Mondeggi ci offrirà una zuppa calda e da parte dei convenuti si prega di portare un cibo se possibile tipico e una bottiglia di vino tipico della zona di provenienza, da condividere).

(Abbiamo pensato di iniziare il venerdì pomeriggio per avere la disponibilità piena della giornata di sabato. Chi viene da lontano in particolare potrebbe avere difficoltà a giungere alle 9,30 di sabato e noi pensiamo che sia bene essere presenti fin dall’inizio dei lavori del sabato mattina, come pure pensiamo che sia bene trattenersi fino al pranzo della domenica)

SABATO 3 DICEMBRE

Dalle ore 8 alle 9: colazione

Ore 9,30 – inizio lavori

Nel corso della mattinata affronteremo alcuni punti centrali del pensiero di Illich leggendo brevi brani significativi dai suoi scritti (orientativamente circa 5 minuti per ogni lettura, seguita da relativa discussione di 20-30 minuti). Orientativamente si prevede la lettura di 6 brami. Prevista una breve pausa caffè.

Ore 13 – pranzo

Ore 14,30 – pomeriggio “conviviale”

Seguiremo lo schema dei precedenti Convivi: alcuni partecipanti che lo desiderano faranno un loro intervento di circa 15 min su un tema da loro precedentemente proposto ai coordinatori del Convivio cui seguiranno 30 min di relativa discussione.

Ore 16,30 – pausa caffè

Ore 17 – ripresa lavori

Ore 19, 30 – cena

Ore 21 : serata conviviale (musica, proiezioni, canti, letture poetiche ….)

DOMENICA 4 DICEMBRE

Ore 7,30 – 8,30 colazione

Ore 9 : ripresa dei lavori sullo schema del pomeriggio precedente

Ore 11 – breve pausa caffè e tavola rotonda di commento ai lavori e di proposte su come mantenere contatti futuri

Ore 13 pranzo – pulizia locali e saluti

Nota sui contributi personali del sabato pomeriggio e domenica mattina :

Il tema è libero e potrà vertere sia su riflessioni relative a punti del pensiero di Ivan o, preferibilmente, su tematiche di attualità esaminate dal punto di vista del suo pensiero. Senza essere tassativi proponiamo una “cornice” entro cui attenersi, legandosi ad temi concreti, come per esempio il recupero personale e collettivo dell’”arte di vivere”, del “fare comune”, dell’“autonomia/autodeterminazione” o della critica di iniziative delle istituzioni” che ci stanno espropriando di questi ambiti. E’ NECESSARIO CHE QUESTE PROPOSTE, CHE CI AUGURIAMO NUMEROSE, VENGANO COMUNICATE A MEZZO MAIL AI COORDINATORI ENTRO IL 12 NOVEMBRE.

LOGISTICA DELL’INCONTRO

All’arrivo è richiesto, con l’iscrizione, un versamento di 10 E per le spese di carattere generale. LA PRENOTAZIONE È OBBLIGATORIA.

Il pranzo e la cena del sabato e il pranzo della domenica verranno preparati da volontari e saranno basati sulla produzione contadina locale. Il costo orientativo è di 10 E per ciascuno dei tre pasti. E’ richiesta la disponibilità a collaborare ad alcuni servizi comuni.

Le persone munite di sacchi a pelo o operte proprie potranno dormire nella foresteria “fienile” della casa dove sono disponibili materassi e letti per circa 10-15 persone.

Le persone che per motivi di età o di salute o altro desiderano dormire in un ambiente più confortevole e “privato” possono usufruire dell’Ostello del Bigallo posto a circa 5/6 km di distanza. Vi sono disponibili 5 camere a 2 e 3 letti e camerate di 5 o 6 letti. Il costo per 2 notti è di 38 E a persona. Altre persone verranno ospitate nelle abitazioni di partecipanti locali al Convivio ma al momento non siamo in grado di quantificare il numero.

Prevediamo di dover contenere il numero dei partecipanti fra le 30 e max 40 persone, sia per motivi di capienza che per rendere possibile una reale partecipazione da parte di tutte e tutti alle discussioni.

La scelta di effettuare il Convivo a Mondeggi richiede un po’ di spirito di adattamento ma abbiamo ritenuto che parlare di “alternative” in un luogo dove è in corso una esperienza comunitaria significativa sia più coerente che incontrarci in una anonima struttura attrezzata.

Le informazioni per giungere sul luogo con auto privata (o con mezzi pubblici alla località più vicina) verranno fornite al momento della conferma. A titolo indicativo possiamo dire che Mondeggi è raggiungibile in auto dall’uscita della A 1 di Firenze sud in una quindicina di minuti.

Ci permettiamo di suggerire l’eventualità che chi arriva con auto privata possa offrire un passaggio a chi viene con mezzi pubblici da altri luoghi vicini o situati lungo il percorso dei partecipanti. Pertanto preghiamo di fornire con la mail di adesione la località di provenienza e il telefono indicando la disponibilità a offrire / ricevere la cortesia di un passaggio.

Un cordiale fraterno saluto

Aldo Zanchetta aldozanchetta(at)gmail.com tel. 338.6702.8

Claudio Orrù claudio.orru(at)gmail.com tel. 333.3254.355

Giovanni Pandolfini giovanni.pandolfini(at)gmail.com tel. 366.369.9757

Incontro Intergalattico di Genuino Clandestino 2022

Torna a Firenze il raduno intergalattico di Genuino Clandestino!

Il raduno si terrà il 7 e l’8 ottobre a Mondeggi, Bagno a Ripoli (FI) e il 9 ottobre alla GKN nel comune di Campi Bisenzio (FI).

Discuteremo di autodeterminazioni e del manifesto, di convergenze per il futuro insieme all’Assemblea Ecologista Toscana e al Collettivo di Fabbrica GKN, di costruzione del prezzo equo insieme a MAG Firenze. Questo incontro sarà inoltre arricchito da tanti tavoli tecnici relativi alla formazione in agricoltura, creando un vero e proprio spazio di condivisione di pratiche e saperi. Non mancheranno ottimo cibo, musica e spettacoli, e il consueto mercato contadino domenicale.

Per saperne di più del percorso che ha portato alla costruzione di questo momento consigliamo la lettura di:  https://comune-info.net/galassie-genuine-sincontrano/

Per aiutarci ad organizzare al meglio la vostra accoglienza vi invitiamo a compilare il form di iscrizionehttps://cryptpad.fr/form/#/2/form/view/PVQhdz77tL0mwEtJouxPoWMuDGoS6J6PCZlwwqfM9yM/

Vi invitiamo inoltre a compilare il form per il pranzo previsto alla GKN domenica 9 ottobre: https://cryptpad.fr/form/#/2/form/view/msVeVGLY5lv9wViR1gZ2ZTnECvI0N87DCoAvoUr9-+Q/

Sono previste attività dedicate a bambine e bambini di ogni età; giochi all’aperto e animazione per ragazze e ragazzi nella giornata di sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30.
Per organizzarci al meglio, compila il form di partecipazione segnalandoci il numero e l’età di bimb* e ragazz* che saranno presenti assieme a te e/o al tuo gruppo.

Come raggiugere Mondeggi: https://mondeggibenecomune.noblogs.org/come-raggiungerci/

Per maggiori informazioni scrivere a: crclaronze(at)autistici.org

VENERDI

P.Tasso (Firenze) | Mondeggi (bagno a ripoli)

Dalla mattina accoglienza e allestimento mostra permanente delle reti

  • ore 13 pranzo condiviso
  • Ore 17.30 presentazione del libro Contadine si diventa di Laura Castellini presso il mercato di piazza Tasso (Fi)
  • Ore 20.00 cena contadina a Mondeggi
  • Ore 21.30 spettacolo teatrale “SEMIS storie di un potere invisibile” di Nouvelle Plague. A seguire dibattito

SABATO

Mondeggi (bagno a ripoli)

  • ore 8.00 colazione
  • dalle ore 9 alle ore 13 Tavoli Tecnici:orticoltura – allevamento – viticoltura – seminativi – apicoltura – erboristeria – CBD – zafferano – panificazione – olivicoltura – azienda polifunzionale
  • ore 13 pranzo
  • dalle ore 14.30 alle ore 17.30 Tavoli Tematici:

Autodeterminazioni e manifesto GC
proposte integrative al manifesto di GC alla luce dei cambiamenti degli ultimi anni

Il denaro come se la gente contasse qualcosa
La costruzione di un prezzo equo tra speculazione e accessibilità dei beni primari

L’annosa questione della costruzione del prezzo verrà affrontata alla luce degli stravolgimenti economici, sociali e climatici degli ultimi anni. Nelle mille sfacettature che può prendere la discussione proponiamo di soffermarci inizialmente sulle logiche e le esperienze che hanno finora orientato la costruzione del prezzo equo.
Con l’aiuto di MAG firenze analizzeremo il concetto di denaro e della logica di mercato, la legge della domanda e dell’offerta, le storture del mercato (grande distribuzione contro piccoli produttori, piccola distribuzione con lunga catena di intermediari, costi nascosti della produzione di bassa qualità scaricati sulla collettività e l’ambiente); gli esempi virtuosi in cui si ristabilisce la relazione tra produttore e consumatore quali i Mercati contadini, i Gruppi d’Aquisto Solidali. Condivideremo l’esperienza di Campi Aperti approfondendo i principi che l* hanno portat* alla costruzione di un listino prezzi condiviso.
L’obbiettivo che proponiamo è quello di identificare dei parametri condivisi per la costruzione di un prezzo equo, partendo dal definire cosa significa per noi “equo” (punto di vista di chi produce, di chi acquista …) come è possibile applicarlo nei diversi contesti territoriali di provenienza

Insorgiamo per il futuro
un’agenda condivisa verso l’autodeterminazione dei territori (momento di incontro tra Genuino Clandestino, GKN, Assemblea Ecologista Toscana e Mondeggi Bene Comune)

Che si parli di produzione di cibo, di fabbriche o più in generale dei nostri territori, la prassi è sempre la stessa: grandi investimenti che risultano nel migliore dei casi fumosi e snaturanti e negli altri fagocitatori e mortiferi. Che si tratti di PAC, re-industrializzazioni o PNRR il risultato non cambia. La logica del profitto prevede unicamente figure imprenditoriali ed opere o produzioni di grande scala con un devastante impatto sociale, ambientale ed economico. L’unica novità degli ultimi tempi è la luccicante tinta “green” che a tutto questo viene data. Ma come sappiamo: “le insegne luminose attirano gli allocchi”.
Come contadin*, opera*, comitati o singol* che si battono contro le devastazioni siamo stanch* di sentirci propinare la solita retorica e di vedere i nostri territori martoriati, ed è per questo che tutt* insieme:
INSORGIAMO PER IL FUTURO! Il futuro di una fabbrica che vuole diventare socialmente integrata e che in autogestione inizia percorsi di produzioni destinate a soddisfare i bisogni reali del territorio; limitando l’uso di risorse, di energia e la sovrapproduzione.Il futuro di un’esperienza di riappropriazione di terra e della messa a disposizione alla collettività di luoghi dove praticare esperienze di neocontadinità agroecologica che ricrei le condizioni per l’esistenza di una comunità intorno alla terra e alla propria sovranità alimentare e territoriale. Il futuro delle lotte in difesa dei territori che si oppongono ad un sistema estrattivista e bellicista che cerca di seppellirci sotto i rifiuti o peggio ancora sotto ai fiumi mortiferi dei rifiuti “ termo-valorizzati”; che propone ipotesi di “transizione” inaccettabili; che dove c’è vita crea strutture di morte e devastazione.Il futuro di un movimento contadino che crea, attraverso un’agricoltura agroecologica, un’alternativa reale per l’autodeterminazione alimentare e territoriale; in contrasto con la produzione dell’industria agro-alimentare, la grande distribuzione organizzata e il loro “cibo-merce”. Condividiamo insieme l’agenda delle mobilitazioni autunnali, sostenendo le reciproche specificità, diventando un’unica grande forza!

In conteporanea ai tavoli tematici presentazione del libro “Ritorno alle origini” , l’importante storia della comunità degli elfi raccontata da uno dei fondatori, Mario Cecchi.

  • ore 18 aggiornamento sulla situazione di Mondeggi Bene Comune
  • ore 19 Plenaria
  • ore 20.30 cena
  • dalle 21.30 concerti con:

CLEPTO & MEDITERRONI
TARTAGLIA ANEURO
a seguire djset

DOMENICA

GKN (Campi Bisenzio)

  • dalle 9 mercato contadino davanti ai cancelli della fabbrica
  • durante il mercato, ncursioni di Anarko Kabarett a cura di Caterpillar
  • dalle 10:30 Assembea con Collettivo di fabbrica GKN con le imprese recuperate e solidali: “Competenze tecniche e scientifiche per la fabbrica socialmente integrata e il piano industriale per la mobilità sostenibile
  • in contemporanea – assemblea pubblica: Resistenze Operaie e Contadine. Tra critica alla grande distribuzione e autodeterminazione dei territori
  • dalle 13.00 pranzo
  • a seguire – Caterpillar presenta “Il Capo” (Sem Plumas Edizioni, 2021) in un’anomala performance per un testo che si fa fuoco, corpo e voce della lotta tragica e ridicola dell’individuo alla ricerca di un’identità possibile, contro le infinite ramificazioni del potere, sempre più sofisticate, invisibili e interiorizzate, che assoggettano e zittiscono ogni forma-di-vita, separandola da sé e dagli altri. “Il Capo” è l’urlo del Bloom, la nuda vita che proprio nella sua riduzione a nulla può tornare a immaginare una salvezza. Lucha. Poesia. Rivolta.
  • e in chiusura musica, con  MENESTRELLA FEMMINISTA

Durante la mattinata di domenica, potrete ascoltare la diretta di Radio Contado su radiowombat.net

 

Tavoli Tecnici sabato 9 (in aggiornamento)

Durante questo incontro abbiamo pensato di dedicare molto tempo alla parte relativa alla formazione in agricoltura. Questi tavoli sono pensati per discutere insieme delle problematiche delle nostre realtà produttive ma anche delle innovazioni che stiamo sperimentando e portando avanti. Crediamo nella condivisione del sapere e nella crescita collettiva per non rilegare la ricerca soltanto alle multinazionali mosse da motici esclusivamente economici. Saranno presenti aziende più o meno strutturate provenienti da diverse parti del paese. Vi invitiamo a segnarvi inviando una email ai referenti per facilitare la gestione e l’organizzazione del tavolo.
La durate del tavolo è dalle 9 alle 13, in caso di interesse posso essere prolungati nel pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30. Il programma è scritto nella descrizione ma sarà possibile aggiungere nuovi punti di discussione se necessario.

1 Orticoltura
– Alessio alessiocapezzuoli@gmail.com
Dopo un sondaggio fra diversi produttori di ortaggi abbiamo deciso di discutere di queste tematcihe particolarmente importanti in questa fase storica: stress da eccesso di insolazione e alte temperature, controllo infestanti, gestione fertilità, riduzione plastica (reti dei fagiolini, come incrementare la vita delle ali gocciolanti ecc.)

2 Allevamento
– Valentina, Christian, Alberto poderelefornaci@hotmail.it

Il tavolo, della durata di 4 ore, verrà diviso in tre argomenti.

09.00-11.00: Alimentazione dei ruminanti: pascolo razionale e foraggi di qualità con l’obiettivo di ridurre la somministrazione di concentrati mantenendo una produzione importante di carne e di latte.
Ne parliamo con Alberto Gerace e Anna Giunti dell’azienda agricola Fonte dei Serri

11.00-12.00: Prevenzione e cura nell’allevamento da reddito. Descrizione delle problematiche, descrizione delle piante con un occhio di riguardo a quelle locali, descrizione delle varie lavorazioni per ottenere oleoliti, tinture, gemmoderivati, possibilmente in autoproduzione. Discussione di casi clinici.
Ne parliamo con Till Gelpke, allevatore per più di 35 anni presso l’azienda agricola Corzano e Paterno con nozioni di fitoterapia veterinaria – corso organizzato dall’università la Sapienza di Roma.

12.00-13.00: La convivenza tra allevamento estensivo e il lupo: l’uso del cane da guardiania, l’unico sistema biologico per proteggere il bestiame.
Ne parliamo con Christian Mussari, pastore e allevatore presso l’azienda agricola Pecora Nera.

Alle 13.00 ci si ferma per pranzo, con possibilità di continuare il tavolo nella fascia pomeridiana 14.30-16.30.

3 Viticoltura
– Antonia e Marzio nina.sagr28@gmail.com
Nuovi prodotti per la gestione del vigneto. Esempi pratici di monitoraggio per la gestione delle avversità e la riduzione dei trattamenti. Vinificazione e cantina.

4 Seminativi
– Bettina Bussi (Rete Semi Rurali), Matthias Lorimer (Coordinamento Europeo Liberiamo la diversità!) Bettinabussi@semirurali.net
Dove coltivare? Difficoltà e accorgimenti determinati dal contesto agroecologico (semina su incolto, fauna selvatica, gestione della fertilità e rotazioni; disponibilità attrezzature).
Cosa coltivare? Scelta e gestione della semente (varietà, miscele, popolazioni; malattie trasmesse per seme).
Cosa ne farai del raccolto? Problematiche di post-raccolta (stoccaggio, molitura, prodotti finali, vendita).

5 Apicoltura
In preparazione

6 Erboristeria
– Chiara, Benedetta selvatica@autoproduzioni.net
La varietà e quantità di ingredienti nei prodotti erboristici rende la stesura di linee guida molto difficoltosa e la necessità di venire incontro alle richieste dei coproduttori talvolta ci porta verso scelte che non sono completamente allineate con la nostra etica (materie prime che vengono da lontano, emulsionanti naturali ma industriali, oli essenziali particolari, tensioattivi, ecc).
Come approcciarsi a questo tema? quali compromessi siamo disposte a fare? che tipo di relazione e di dialogo riusciamo ad instaurare con le coproduttrici per costruire insieme un’altra idea di salute e di cura?

7 Panificazione

– Stefano stefano.v.piluso@gmail.com
Per fare un tavolo tecnico sul pane avremmo bisogno di sapere se ci saranno partecipanti.
Ci piacerebbe sapere che esperienza con il pane hanno le persone che vogliono partecipare al tavolo ( panificazione familiare, contadino/a fornaio/a, fornaio/a, interessato/a ma non ha mai toccato farina…) insomma giusto per sapere un  pò da dove partire.
In attesa di suggerimenti vorremmo condividere con voi la volontà di parlare della istanza della Fippa che mira ad escludere il pane dall’elenco dei prodotti connessi all’attività agricola.
Nella mattinata di sabato si potrebbe immaginare una panificazione collettiva, da cui sfornare pani per il mercato di domenica, oltre che per il giorno stesso.
Scrivete alla email se volete partecipare

8 CBD
In preprazione

9 Zafferano
– Daniele Alessandrodegiuli@gmail.com
Il tavolo tecnico sullo zafferano è stato pensato come tavolo di confronto sulle questioni tipiche di questa coltura, nella forma di attività di autoconsumo o di integrazione di reddito. Questo potrà focalizzarsi su scelta e lavorazione del terreno, su strategie di difesa dai selvatici, prevenzione di malattie tipiche, su problematiche legate alla trasformazione e distribuzione del raccolto. Il tavolo si attiverà con un numero minimo di partecipanti.

10 azienda polifunzionale
– Giovanni giovannipandolfini@autistici.org
L’agricoltura di sussistenza , un modello superato ?
Descrizione del tavolo:”…Io che ho il frumento non ho pesche …Non ho cipolle ne asparagi e mio fratello che ne ha non il frumento…..Non posso vivere del mio frumento soltanto, mi servono le patate di uno e la vigna dell’altro, l’uovo di uno e il montone dell’altro….
Ai margini del mio campo il mio potere si ferma, devo chiedere quel che non ho fatto crescere nel mio campo e comprarlo ….
Ho bisogno assoluto di soldi, non sono padrone di quelli che mi governano… Devo dare soldi a tutti a quelli che sono costretto a chiamare dai confini della mia terra …abbiamo bisogno di difenderci da chi ci spinge verso la guerra ..”  (J. Giono).
L’agricoltura di sussistenza, ovvero la condizione contadina che non è una professione ma un modo di vivere è considerata un modello economico primitivo e felicemente superato dalla specializzazione e dalla professionalizzazione degli addetti alla produzione del cibo. Ma è proprio vero ?

 

 

Mondeggi 8 e il mito di Demetra

Sabato 25 giugno 2022, è l’anniversario dell’ottavo anniversario di autogestione di Mondeggi, che sarà celebrata dalla Comunità mondeggina con una grande festa e numerosi eventi, compresi
musicali e gastronomici. La comunità di Mondeggi Bene ComuneFattoria senza padroni ha partecipato in maniera attiva e ha fornito contributi concettuali e operativi che si sono sviluppati in otto anni di lavoro e permanenza in loco.

In questa occasione il Gruppo Mondeggi Arte ha proposto una mostra con opere e installazioni site specific presso la Casa Cerreto.
Alle ore 17.30 di sabato 25 giugno il Gruppo Mondeggi Arte insieme ai partecipanti partirà da Cuculia, per una passeggiata accompagnata dalle musiche dei Fiati Sprecati dirigendosi verso casa Cerreto dove, alle ore 18.00 sarà inaugurata la mostra con le opere e le installazioni.

Gli artisti presenti a casa Cerreto sono Ira Becocci, Flavio Coppola, M. Cristina Biagiotti, Bizarre, Cecilia Brogi, Maria Chiara Cecconi, Cecilia Chiavistelli, Cipressino, Pino Gori, Piero Mascaro e Florinda Mungiello. Seguiranno letture di Maria Luisa Moretti, Serena Stefani e Tamara Tagliaferri dal titolo Terra gli Elementi con accompagnamento musicale dei VIP reloaded. Interventi musicali intorno e “dentro”le opere a cura del Nerua Merwa Ensemble Officine Croma Orchestra Aperta: con Sergio Berti al basso elettrico, Fabio Bussonati alle percussioni, Francesco Donnini e Gianfranco Ravenni alle trombe, Goffredo Morini al violino, Edoardo Ricci al sax e Luigi Guarnieri come strumentarium lugur e composizione direttiva. L‘obiettivo è quello di salvaguardare Mondeggi come modello di autogestione, come laboratorio dal basso di nuove pratiche collettive che si traducano in pratica e volontà politica di attuarla.

Gli artisti propongono interventi visivi e musicali che nascono da una nuova, ma vecchia consapevolezza: che alla nostra Madre Terra venga conferita, di nuovo, la sacralità che le spetta fin dai tempi più antichi, slegandola da logiche di profitto e di sfruttamento.

E’ stato individuato nel Mito di Demetra il filo conduttore per interventi sitespecific, in quanto simbolo della terra e di resurrezione, divinità greca dell’agricoltura e dei suoi frutti, una Dea Madre protettrice dei cereali, delle coltivazioni e della fertilità dei campi. Con il dono dell’agricoltura, fondamento della civiltà, Demetra dette al genere umano anche le regole del vivere civile e di conseguenza anche le leggi. Ormai sempre più persone sentono l’esigenza di tornare a una vita p vera, a qualcosa di naturale: è la Grande Dea che ritorna.

Dopo tutti gli interventi seguirà un gran finale a sorpresa.

8° Compleanno di Mondeggi Bene Comune

🌳 Il 25 e 26 giugno festeggeremo otto anni da quando il comitato di Mondeggi Bene Comune ha occupato per la prima volta queste case per opporsi alla svendita di un bene comune.

🔴 Ad oggi, otto anni dopo, la battaglia contro la vendita di Mondeggi è stata vinta. Si apre però una fase estremamente delicata in cui dovremo confrontarci con le istituzioni che vogliono investire qui a Mondeggi i milioni del PNRR in un mega progetto di riqualificazione. Siamo disponibili al dialogo ma determinate a difendere con i denti e con le unghie la nostra visione di una Mondeggi libera, agroecologica e orizzontale.

🎉 Il 25 e 26 giugno vi invitiamo a festeggiare la vittoria contro la svendita di Mondeggi e a rinnovare insieme a noi la lotta per la Mondeggi di domani. Vi invitiamo a starci vicino in un periodo che si preannuncia difficile, e in cui avremo bisogno di tutto il supporto e l’amore che saprete darci.

PROGRAMMA COMPLETO:

SABATO 25

Scuola contadina e Uniterra presentano:
9.30 –  Come riconoscere le principali malattie della vigna
9.30 – Scuola contadina caseificazione a cura del Podere le Fornaci
10.30 –  Laboratori ecoscientifici per ragazzə e comunità educanti – Percorso laboratoriale per scoprire l’ambiente che ci circonda con esperimenti e giochi. A cura di Scienza Radicata

13.00 – Pranzo

14.30 – Grande Slam di Biliardino , trova un compagn* e sfida i mostri sacri di Mondeggi (premio in Natura)
16.00/18.00 – Spazio bimbi e laboratorio a cura della Scuolina della Torre (progetto “Sotto i Tigli”)
17.00 – “Scarti, corpi, territori e comunità nella discarica globale” – Seminario di autoformazione con la collaborazione di Marco Armiero e Rete Ecologista Toscana
18.00 – MondeggiArte: “Mondeggi 8 e il Mito di Demetra”. Fiati sprecati e Officina Croma accompagneranno la passegiata artistica
19:30 –  Murga Confoho (festeggeranno con noi il loro primo compleanno!

20.30 – Cena

22.00 – Proiezione del cortometraggio Omelia Contadina e chiaccherata con la regista Alice Rorhwacher

Dalle 20.45 concerti e dj set:
Jacopo Martini duo (ensemble jazz)
Dead horses (noise blues)
The Jackson Pollock (lo-fi duo)
Caveiras (maximum baile punk)
Lampredonto (elettro tribal)
Sentimento (dj set tropical rave)

DOMENICA 26

8.00 – Colazione a cura de La Libertaria (Torrefazione Autogestita)
10.30 – Laboratorio in collaborazione con Rete Semi Rurali?
11.30 – Incontro sulla simbiosi

13.00 – Pranzo

15:00 – Assemblea pubblica “MONDEGGI E PNRR: QUALE FUTURO?
16.00/18.00 –  spazio bimbi e laboratorio a cura della Scuolina della Torre (progetto “Sotto i Tigli”)
18.00 – Spettacolo di giocoleria e clownerie

dalle 19.00:
Ecsatic Dance
Taipaz e i Poteri Forti (cantautorato tropica-agrobeat)
I Cranchi (folkautorato)
Black Cat Bones (slow blues)
Le Belve (soul grunge)

20.30 – Cena